Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
SNELLIRE E RIPARTIRE
Trepida attesa per il nuovo decreto sugli appalti pubblici:verrà sospeso il codice?Verrà azzerato tutto il sistema delle norme interne compreso il cosiddetto Sloccacantieri? Lo sapremo tra una o due settimane, il tempo per il Governo di scegliere la via giusta tra le diverse ipotesi formulate in sede tecnica. Sta di fatto che dopo l’emergenza sanitaria del Covid 19 a farne le spese sono i trecento articoli delle due bozze di Nuovo Regolamento.
Che probabilmente non vedrà la luce e andrà in soffitta prima ancora di essere approvato. Un terremoto che scardinerebbe il sistema degli contratti pubblici in Italia, dopo che la materia è stata regolata prima da un Codice del 2010,poi da un secondo Codice oggi in vigore del 2016,integrato dalla legge sblocca cantieri che nel 2019 prevedeva appunto la emanazione di un Regolamento che in qualche modo sostituisce le Linee guida Anac. Si diceva dell’ incertezza, e sì perché da settimane si attende il nuovo provvedimento del Governo che faccia comunque chiarezza, mentre giustamente le istituzioni e il mercato premono per far ripartire gli appalti, motore decisivo per un grande rilancio dell’economia e della occupazione, per gli enormi interessi che coinvolgono il mondo delle Imprese e del lavoro. Si approva il Regolamento? Sarebbe già pronto. Oppure si cambia decisamente rotta ,non si attua quanto richiesto dalla legge sbloccacantieri, e si emana un nuovissimo provvedimento? E cosa potrebbe stabilire? Si va per supposizioni ,ma sembrerebbe che il Governo volesse semplificare drasticamente il settore, azzerando tutto e permettendo una ripartenza con pochissimi passaggi. Che si possa andare in questa direzione lo confermerebbe un recente documento dell’ Anac che indicherebbe la strada per dare agli appalti pubblici una rapidità esecutiva, tagliando segmenti dei procedimenti amministrativi che regolano la materia. Da un punto di vista teorico sarebbe possibile ritenere applicabile il diritto europeo con le direttive dell’Ue, perché il diritto interno applica quelle norme e non può prescinderne, e può fare a meno di complicare la materia con codici e regolamenti di centinaia di articoli. che gridano vendetta nei confronti della semplificazione. Cosa deciderà il premier Conte, stretto tra le maglie di una burocrazia da tutti criticata, e una possibile svolta che si affidi alle regole del mercato europeo, con la presenza della autorità dell’ anticorruzione e gli interventi della magistratura dei Tar e del Consiglio di Stato che insegna il diritto?. Si fa un gran parlare del Ponte di Genova cone esempio per l’intero settore degli appalti pubblici, e della figura del Commissario che ha autonomia decisionale, discrezionalità amministrativa, autonomia finanziaria e contabile, pieni poteri. Sarà questa la novità che il governo annuncerà nei prossimi giorni, la ripartenza dei cento cantieri che Prodi ha annunciato nel corso di una recente intervista tv come pronti da subito ,progetti approvati, immediatamente cantierabili? La ripartenza con un sistema di commissari sulla falsariga della positiva esperienza di Genova? Commissari con poteri di nomina di subcommissari e di una operatività rapidissima che attui e rispetti le norme delle direttive Ue ,in chiave di drastica semplificazione?.