Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Cinquanta cause sui lavori del Mose
Penale e civile: dalle richieste milionarie di Stato e Mantovani alla piccola parcella
VENEZIA L’ultimo report ne conteggia 49 complessive, in tutti i settori: penale, civile, lavoro, amministrativo. I commissari del Consorzio Venezia Nuova, in questi cinque anni, non se la sono dovuta devono solo con la difficoltà di concludere il Mose, ma anche con decine di cause, soprattutto da parte delle imprese. Spiccano la richiesta danni del consorzio Covela (197 milioni) e quella dello Stato (76 milioni), ma ci sono anche parcelle e piccoli lavori.
VENEZIA C’è la data del 30 giugno, certo, in cui verranno sollevate per la prima volta le 4 schiere di paratoie del Mose. E poi una serie di test per arrivare a fronteggiare le acque alte eccezionali in autunno. Ma il calendario del Consorzio Venezia Nuova è segnato anche da una sfilza di altre date. Il 9 giugno in tribunale a Venezia c’è l’udienza su un credito vantato dalla Boscolo Bielo, mentre in Corte d’appello la controparte è la Ragioneria dello Stato, che chiede al Cvn di pagare sanzioni antiriciclaggio legate alla famosa inchiesta penale. Il 17 giugno a Roma si discute della causa all’ex deputato Marco Milanese, a cui sono stati chiesti 100 mila euro di danni. Il giorno dopo in Corte d’appel lo sezione lavoro c ’ è l’udienza sul licenziamento di Maria Teresa Brotto, ex braccio destro di Giovanni Mazzacurati, mentre il 18 l’argomento sono 900 mila euro richiesti da un’impresa fallita. Quattro udienze ci saranno a luglio, tra cui la maxi-causa con la quale lo Stato chiede al Consorzio e ai protagonisti del sistema delle tangenti un risarcimento danni da 76 milioni di euro. Quattro a settembre, 6 a ottobre e così via.
I commissari del Cvn in questi 5 anni e mezzo di lavoro non solo hanno dovuto fare i conti con un’opera a metà strada, tanti problemi da risolvere, le ditte principali in crisi. Non solo, da ultimo, si sono trovati in uno scontro istituzionale con il Provveditorato e anche con il supercommissario Elisabetta Spitz, che anche domenica scorsa, in occasione del sollevamento di Chioggia e Malamocco, ha ribadito la linea sui soldi. «Gli stati avanzamento lavori vengono pagati in tempi rapidi - ha assicurato - Le proteste delle imprese? Sono questioni interne che riguardano il
Consorzio». Hanno anche dovuto gestire una montagna di procedimenti giudiziari in tutti i settori: penale, civile, lavoro, amministrativo. L’ultima ricognizione ne contava 49 e dentro c’è di tutto. Si va dalla causa per i 76 milioni di cui sopra a quella ancor più enorme intentata dal consorzio Covela (cioè da Mantovani) per chiedere, anche ai commissari Giuseppe Fiengo e Francesco Ossola, 197 milioni di danni. Ma in mezzo c’è anche, appunto, Boscolo Bielo che chiede 5 mila euro, l’ex vicepresidente Roberto Pravatà che vorrebbe che il Cvn gli pagasse 7 mila euro di avvocato, oppure l’ingegnere che reclama 61 mila euro per un collaudo delle dighe mobili.
A farla da padrona sono ovviamente i contenziosi con le imprese. Di recente si è chiuso con un accordo un terzetto di cause con Intercantieri Vittadello (c’era un decreto ingiuntivo da 3 milioni), ma ci sono i croati di Brodosplit che reclamano 2 milioni per la costruzione delle paratoie o la coop CCC quasi 3 milioni. Mantovani tre anni fa aveva ottenuto due decreti ingiuntivi per un totale di circa 17 milioni di euro, entrambi impugnati: il primo, da 3,3 milioni, si è concluso con un salasso, perché il tribunale ha riconosciuto all’azienda 2,9 milioni, ma l’ha anche condannata a restituirne più di 10 al Consorzio; il secondo è ancora in decisione. Più d’una sono le cause sui bilanci di Cvn e Comar, perché le imprese consorziate contestano la decisione di scaricare su di loro i «buchi» milionari. In sede penale è ancora all’inizio il processo sulla responsabilità amministrativa dell’ente. Al Tar il prossimo 7 ottobre verranno discussi i doppi ricorsi di Fincantieri e Brodosplit sul bando di gara per la manutenzione delle paratoie di Treporti: un lavoro che si sarebbe dovuto fare un anno fa e che probabilmente slitterà al 2021.