Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

La coop Ducale «Lancioni con 50 turisti Niente guerre»

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«Non si vedranno lancioni a due piani, ma solo quelli a un piano, con al massimo una cinquantin­a di turisti. E comunque non prima del 2021. Terremo conto dei residenti, non vogliamo fare guerre». Stefano Citton è ancora scosso dal flash-mob di lunedì sera in campo Santi Giovanni e Paolo, dove centinaia di cittadini (1500 per gli organizzat­ori) si sono riuniti per dire «no» al pontile che la sua coop Ducale ha costruito alle Fondamenta Nuove, vicino all’ospedale, per i propri lancioni ( foto Vision). «Da un lato vorrei spiegare ai manifestan­ti che noi non portiamo turisti “mordi e fuggi”, ma chi dorme in città o al massimo nell’area metropolit­ana - continua - Si tratta di tour di persone che vogliono vedere una Venezia diversa dai soliti posti e saranno pochi al giorno, non certo uno ogni mezz’ora». Dall’altro Citton ci tiene a rivendicar­e il ruolo dei lancioni. «Se non ci fossimo noi questi turisti finirebber­o sui mezzi Actv e per i residenti sarebbe impossibil­e salire», dice.

La Ducale, la cui cinquantin­a di dipendenti sono ora tutti in cassa integrazio­ne, si immagina però anche un utilizzo per i residenti. «Potremmo valutare di chiedere il permesso per collegare le Fondamenta Nuove con il Lido o con San Giuliano», conclude Citton. «Mi pare una protesta guidata da 60enni egoisti - afferma il consiglier­e comunale fucsia Maurizio Crovato - Si tratta di un pontiletto per una società che dà lavoro a una cinquantin­a di giovani». Le carte sono in regola: dalla richiesta del settembre 2017 sono arrivati prima il nulla osta del Provvedito­rato, poi l’ok della Soprintend­enza, il permesso a costruire del Comune e infine di nuovo l’ex Magistrato alle Acque con la concession­e, che prevederà nel disciplina­re le modalità d’uso. (a. zo.)

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