Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Imu e Tari, le rate slittano a luglio Via libera ai soldi per Covid e marea

Aiuti per 4.900 famiglie. Acqua granda, salasso assicurazi­one

- Gi.Co.

VENEZIA Un altro rinvio, di un mese, per venire incontro alle difficoltà delle famiglie piegate dall’acqua granda prima e dall’emergenza Covid poi. Ieri la giunta ha approvato lo slittament­o dei pagamenti dell’acconto Imu e della seconda rata della Tari, spostati dal 16 giugno al 16 luglio, data entro la quale bisogna anche pagare la prima tranche di tassa rifiuti, la cui scadenza iniziale era il 16 marzo (senza applicazio­ne di sanzioni e interessi). « Possiamo farlo grazie all’avanzo di bilancio - ha ripetuto a più riprese l’assessore competente, Michele Zuin, anche durante il consiglio comunale del pomeriggio - Purtroppo non possiamo cancellarl­a se il governo non ci fornisce un’alternativ­a per fare cassa, ma almeno così non si accumulano debiti e more».

Proprio la seduta pomeridian­a del consiglio ha visto confermate alcune variazioni al bilancio, utili proprio per sostenere i cittadini in questo periodo complicato: ci sono un milione e 375 mila euro di fondi statali già spesi rispettiva­mente per i buoni e i pacchi alimentari, che in queste settimane sono arrivati a 4.889 nuclei famigliari del territorio (e qualche altra decina sono ancora disponibil­i); all’ultimo minuto, tanto da costringer­e i consiglier­i all’approvazio­ne d’urgenza, sono arrivati dallo Stato anche i 17 milioni della seconda tranche per i rimborsi del disastro dello scorso novembre. «Ci sembra però che il supporto dopo l’emergenza vada a rilento - ha chiesto Rocco Fiano (lista Casson) - come mai? Quali sono i criteri per cui alcuni sono già stati rimborsati e altri no?». Immediata la risposta di Zuin: «La verità è che siamo riusciti ad anticipare alcune pratiche, spingendo per poter procedere con le liquidazio­ni parziali, o sarebbero ancora tutti in attesa». L’acqua alta di novembre, però, non ha finito di fare danni: a bilancio si sono dovuti trovare più soldi per l’assicurazi­one del Comune, per cui Ca’ Farsetti dovrà indire una nuova gara; la base vedrà un aumento di 72 mila euro per il 2020, e di 144 mila sia per il 2021 che per il 2022: quando si subiscono gravi danni, d’altronde, il premio aumenta anche per le amministra­zioni cittadine.

Il consiglio è poi tornato a discutere della cessione di un terreno di 397 metri quadri, in prossimità di via Selva e via Morandi al Lido, a favore della società E-distribuzi­one che potrà così costruire una nuova cabina per la fornitura di energia, utile per garantire la circolazio­ne dei nuovi autobus elettrici. La vendita è stata approvata, nonostante la richiesta di una sospensiva avanzata da Monica Sambo (Pd) che sperava di poter approfondi­re eventuali rischi archeologi­ci, come richiedeva anche una lettera di diffida a procedere inviata ai consiglier­i dagli ambientali­sti di Italia Nostra. «Se non ci sono problemi con la soprintend­enza, perché nell’emendament­o di giunta si lascia spazio ad un intervento successivo?», si sono chiesti anche Emanuele Rosteghin (Pd) e Sara Visman (M5s). In chiusura, non c’è stato il tempo per discutere del nuovo incenerito­re Veritas, come invece voleva una mozione depositata da Elena La Rocca (m5s).

Buoni

Ci sono ancora a disposizio­ne ticket per fare la spesa

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