Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il garage San Marco si allarga Giù la torre, 451 posti auto in più

Il progetto firmato dall’archistar Cucinella. De Martin: rilanciamo l’economia

- Francesco Bottazzo

VENEZIA Dieci piani, 451 nuovi posti auto, l’abbattimen­to della torre piezometri­ca di Sant’Andrea: l’ampliament­o del garage San Marco di piazzale Roma ormai è a un passo dopo l’approvazio­ne della giunta di ieri mattina. Una vicenda decennale con «stop and go» continui, tra divieti della Sovrintend­enza proprio a causa della cisterna, dubbi sugli ulteriori parcheggi alle porte del centro storico, sentenze del Tar e del Consiglio di Stato. «Stiamo lavorando fino alla fine della consigliat­ura per sbloccare progetti fermi da tempo, che possano rilanciare la citta e creare nuovi posti di lavoro», dice l’assessore all’Urbanistic­a Massimilia­no De Martin.

Il progetto redatto dall’archistar italiano Mario Cucinella per ora rimane un disegno di massima che dovrà essere rivisto alla luce della serie di prescrizio­ni arrivate negli ultimi mesi, ma la «firma» è garanzia di qualità. Anche perché sarà il nuovo cda della societa (che sarà rinnovato a breve) a dover decidere investimen­to e tempi dell’ampliament­o, consideran­do che oggi la sfida del garage San Marco, così come quella degli altri parcheggi di Venezia, è quella di riempire gli spazi attuali, a prezzi superscont­ati, in piena crisi coronaviru­s che ha frenato il turismo. Non è detto infatti che una volta arrivato il via libera definitivo del consiglio comunale, previsto entro l’estate, la proprietà decida di accelerare le procedure e cominciare i lavori a ruota. L’intervento comunque prevede lo sviluppo di quasi tredicimil­a metri quadrati su dieci piani, per un totale di 451 posti (che si vanno a sommare agli 835 di oggi): venti andranno al Comune, 42 a Veritas e 39 alla Cittadella della Giustizia (regolament­ati da specifiche convenzion­i), gli altri saranno a disposizio­ne del garage che di fatto andrà a pareggiare gli stalli in meno degli ultimi anni, a causa dell’aumento delle dimensioni delle automobili. Le lungaggini si erano concentrat­e sulla cisterna dell’Ottocento che aveva acceso lo scontro tra la Sovrintend­enza (che perorava un vincolo) e la proprietà. L’investimen­to dovrebbe essere di dieci milioni, almeno questo era stato stabilito negli anni scorsi quando però il piano era stato elaborato da un altro studio di profession­isti, molto però dipenderà dalla valutazion­e dei nuovi vertici della società. «La città è viva, nonostante il Covid che ha cercato di metterci in ginocchio — precisa De Martin — il nostro obiettivo non è far cassa ma creare le condizioni per il rilancio economico del territorio».

La giunta di ieri oltre all’ampliament­o del garage San Marco ha infatti votato altre delibere di urbanistic­he (che attendono il voto del Consiglio), con sviluppi economici. C’è la ristruttur­azione e l’ampliament­o della vetreria Fornasier a Murano che continuerà la sua attività («Il lavoro del vetro, la tutela delle tradizioni, l’impegno a mantenere e, magari, a incrementa­re l’occupazion­e così da garantire la residenzia­lità sull’isola», commenta l’assessore), così come l’espansione della autofficci­na meccanica Franzoi a Mestre tra Zelarino e Martellago, o l’accordo pubblico privato per la modifica della classifica­zione urbanistic­a dello spazio antistante il supermerca­to Alì in via Sirtori a Marghera (oggi a verde pubblico) che permetterà di completare la viabilità tra via Bissuola e via Bissagola. Ma c’è stato il via libera anche alla variante al piano degli interventi per l’isola di Pellestrin­a, così come era già stato fatto per Murano, Burano e Sant’Erasmo: attraverso norme tecniche speciali viene favorito l’adeguament­o e l’ampliament­o dei fabbricati.

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