Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il sindaco nomina Sammy ambasciatore di Venezia E lui fa il cicerone a San Marco
VENEZIA Dalla smart control room alla basilica, dall’arsenale a piazza San Marco, dove ha fatto da Cicerone a due lombardi che gli hanno chiesto cosa fossero i Tetrarchi. Sammy Basso ieri è tornato a Venezia, testimonial della ricerca sulla progeria, la malattia che causa l’invecchiamento precoce, e dall’anno scorso cavaliere al merito della Repubblica. Il giovane di Schio non si è certo lasciato intimorire dal maltempo e ha girato il centro storico incontrando anche il patriarca e il sindaco Luigi Brugnaro, che gli ha donato una spilla a nome della città. «Speriamo ritorni presto, Sammy ha una forza d’animo infinita e la capacità di portare le persone ad un esame di coscienza su quante volte ci si lamenta per delle sciocchezze quando lui è stato capace di affrontare ben altre difficoltà — dice l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini — Ha anche quella capacità di parlare ai giovani, travolgendoli con l’entusiasmo». Quando il patriarca Francesco Moraglia ha saputo che Sammy, appassionato di storia, era stato in visita alla Basilica, ha chiesto di poterlo incontrare nel pomeriggio quando gli ha donato un libro sulla storia del cuore spirituale di San Marco. ««Il coraggio nella fede per fare della propria vita un capolavoro», ha racchiuso l’esperienza del giovane prima di impartirgli la benedizione. Sammy ha visitato la basilica, dalla cripta ai cavalli sulla terrazza, e nonostante la pioggia battente ha voluto comunque salire sull’alta torre dell’Arsenale. Con il sindaco ha parlato dei suoi studi di biologia molecolare per i quali sta preparando la tesi della laurea magistrale e della ricerca sulla progeria, definendo «un onore» l’aver ricevuto la spilla in qualità di ambasciatore di Venezia. (g. pra.)