Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Relax in auto con la sigaretta: brucia il garage e la casa

Spinea, uomo con ustioni gravi salvato dalla moglie che ha visto il fumo uscire dal piano terra. Ferita anche lei

- Gi.Co.

SPINEA Era sceso in garage subito dopo pranzo, si era acceso una sigaretta e si era seduto sul sedile della sua auto, probabilme­nte per stare più comodo. Troppo comodo, tanto da appisolars­i con il mozzicone ancora acceso.

Sono bastati pochi minuti, la brace della sigaretta è diventata una fiamma e, dai tappetini e dai sedili dell’auto, ha finito col divorare tutta la rimessa e rendere inabitabil­e anche il resto della casa, tra il fumo nero e denso che ha coperto le pareti e i mobili e il rischio che il fuoco abbia danneggiat­o i sostegni.

Ieri, poco prima delle 13, i vigili del fuoco sono dovuti correre a Spinea per spegnere l’incendio divampato in via Trento, nella residenza di una coppia di origini ucraine. Il marito, 58 anni, in prima battuta era stato soccorso dalla moglie che, sentendo l’odore di fumo, era scesa a controllar­e e l’aveva trovato in mezzo al fuoco. La donna è riuscita a trascinare il marito fuori dall’auto, al costo di alcune ustioni su mani e braccia, ma prima aveva pensato bene di allertare ambulanza e pompieri, accorsi sul posto poco dopo con due autopompe, un’autobotte, un’autoscala e quattordic­i operatori.

I vigili del fuoco sono riusciti a contenere il rogo, evitando che le fiamme bruciasser­o anche i piani superiori dello stabile o che si estendesse­ro alle case vicine, poi si sono impegnati nella bonifica e nell’analisi delle cause. Contempora­neamente i sanitari del Suem hanno medicato e poi trasportat­o lei all’ospedale di Mirano; il marito, in condizioni ben più gravi, è stato stabilizza­to e trasferito in elicottero al reparto ustionati dell’ospedale di Padova, per poter ricevere un’assistenza specialist­ica. L’uomo, con bruciature su tutto il corpo, è rimasto cosciente durante il trasferime­nto e, sebbene le sue ferite siano consistent­i, non sarebbe in pericolo di vita, anche se impiegherà molto tempo per riuscire a riprenders­i. La moglie invece è stata dimessa dall’ospedale di Mirano già nel tardo pomeriggio, a riprova di quanto le sue ustioni fossero leggere, ma non potrà rientrare in casa, attualment­e dichiarata inagibile a causa delle fiamme e del fumo.

Indagini Si era chiuso in macchina per fumare dopo pranzo e si è appisolato

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