Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il 15 giugno aprono undici centri estivi comunali
«Da lunedì 15 giugno iniziano i primi centri estivi». A dare l’annuncio, atteso da centinaia di famiglie, è l’assessore alle politiche educative Paolo Romor. Alcuni centri estivi privati, dopo l’ok della Regione, hanno in realtà già iniziato il servizio ma i prezzi non sono sempre abbordabili a causa dei rincari dovuti al rispetto delle norme anti-covid. Romor si riferisce però ai centri estivi che verranno svolti nelle sedi scolastiche comunali per cui l’amministrazione ha chiuso il bando la scorsa settimana e per cui assicura che le tariffe saranno congelate. «Voglio esprimere un ringraziamento a tutti soggetti che hanno accettato la sfida di organizzare i centri estivi in un momento complicato – sottolinea l’assessore - Come Comune garantiremo il massimo supporto così che non siano necessari incrementi delle rette». Rette che saranno da 60 euro per una settimana a 100 per il bisettimanale per i centri appaltati dal Comune. Costi leggermente superiori, comprensivi però del trasporto da Mestre e dal centro storico, sono previsti per il centro estivo organizzato al Centro di soggiorno Morosini, agli Alberoni. Morosini a parte, sono sette le realtà che hanno vinto il bando e che offriranno 11 centri estivi in scuole sparse sul territorio comunale. Gli enti gestori sono l’associazione Didatticando, l’ABC Marghera, l’associazione Genitori Quartiere Piave, la Polisportiva Aquilone, la polisportiva Arcobaleno, la Sumo Società Cooperativa Sociale e l’associazione sportiva dilettantistica Eutonia. Non solo sedi comunali. All’asilo Giustinian di Venezia, il più antico asilo nido e scuola d’infanzia del Veneto, il centro estivo è iniziato ieri. «Ci sono già dodici bambini, dai 3 ai 6 anni, e abbiamo calcolato che potremo averne non più di trenta in modo da garantire un’educatrice ogni cinque», spiega il segretario Nicola Funari. La struttura offre tre diverse fasce per i divers bisogni, oltre a chiedere una retta di cifra inferiore rispetto al bonus baby-sitter.
Sui Grest delle parrocchie, tutte in difficoltà per organizzarli, sono intervenuti i vescovi del Veneto con una lettera alle comunità ecclesiali. «Vorremmo incoraggiarvi – scrivono – affinché possiate confrontarvi insieme e tentare delle umili proposte per offrire a bambini e giovani delle opportunità di incontro facendo rete tra adulti e giovani, movimenti e associazioni ma anche cercando di creare alleanze con le altre agenzie educative e i Comuni». ( m.ri.-c.ga.)