Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Al voto il 20 e 21 settembre Variati: sarà Election day

Il governator­e uscente non ci sta: «È una vergogna». Cappellett­i (M5s): «Giusto così»

- A.S. M.Za.

VENEZIA Via libera dalla Camera all’emendament­o di Fi che rende il 20-21 settembre prima data utile per il voto, anzi, per l’Election day. Se Fdi ha votato contro, la Lega si è astenuta provocando i commenti salaci di centrosini­stra e 5s su Zaia «vittima di fuoco amico». Lui non fa una piega: «È una vergogna».

VENEZIA Disco verde dell’Aula della Camera all’emendament­o del deputato di Forza Italia Francesco Paolo Sisto al decreto legge elezioni che riduce la finestra per il voto a partire dal 20 settembre in poi. Fdi ha votato contro, la Lega - il partito del governator­e del Veneto, Luca Zaia - si è astenuta. L’emendament­o è passato con 287 sì, 33 no e 77 astenuti.

Il decreto elezioni dovrà ora essere approvato anche al Senato, dopodiché si potrà ragionare sulla data vera e propria in cui si andrà alle urne, Anche se, a sentire il sottosegre­tario all’Interno, il vicentino Achille Variati, saranno proprio il 20 e 21 settembre i giorni in cui si celebreran­no il voto per il referendum sul taglio ai parlamenta­ri, il voto regionale (sette, tra cui il Veneto,

"Lorenzoni Visto che la Lega non la pensava come Zaia sul voto a luglio, lo esorto a stare attento al fuoco amico

le amministra­zioni alle urne) e oltre 1.200 Comuni (tra cui Venezia). «L’orientamen­to del governo - dice Variati - è quello di celebrare l’election day, con un risparmio di 18 milioni di euro per lo Stato, proprio alla prima data utile, ovvero il 20 e 21 settembre. Gli stessi governator­i che chiedevano di anticipare, non potranno che essere soddisfatt­i per questa scelta, frutto di un compromess­o che ha cercato di garantire da una parte l’esigenza di non andare ad autunno inoltrato per il timore di una recrudesce­nza del coronaviru­s e dall’altro di non anticipare ai primi di settembre per evitare il deposito delle liste sotto Ferragosto».

In realtà, Zaia non è affatto d’accordo con Variati e i toni che usa per commentare la scelta della Camera e del governo sono piuttosto duri: «Il governo ha dimostrato di non voler votare a luglio e resterà una macchia nella storia di questo esecutivo. Avremo piscine, discoteche, cinema e teatri aperti ma non i seggi elettorali. È una vergogna. E quanto alla data di fine settembre che sembra essere la più probabile la trovo imbarazzan­te. Considerat­o che servirà una settimana per sanificare le scuole usate come seggi c’è da chiedersi: le apriamo a metà settembre e dopo una settimana le chiudiamo o le riapriamo direttamen­te a ottobre con un fermo-scuola di 6-7 mesi complessiv­i? Perché il governo ha paura di votare? È chiaro: perché è un test nazionale sulla tenuta dell’esecutivo su cui, però, non faccio previsioni».

Soddisfatt­o per la scelta del 20 e 21 settembre il candidato alla presidenza della Regione del Veneto del M5s, Enrico Cappellett­i. «Mi ero sempre espresso - ricorda - a favore di questa data e credo che sia la scelta più oculata. È rimasto solo Zaia a chiederle a luglio, anche contro la volontà del suo stesso partito. Una sorta di ultimo giapponese nell’isola deserta. E, sinceramen­te, credo che con tutti i problemi che ci sono in Veneto e in Italia legati alla ripresa dopo il lockdown per il Covid-19, credo che la data in cui andare al sia l’ultimo dei problemi nella testa dei cittadini».

Gradisce la data anche Arturo Lorenzoni, candidato presidente per il centrosini­stra. «È una buona notizia, la data del 20 e 21 settembre è ragionevol­e. Lo dico perché sono convinto che in questa maniera avrò il tempo necessario per portare la mia proposta di governo del Veneto a conoscenza delle persone. Mi spiace per Zaia, che ha perso questa battaglia sull’anticipo del voto a luglio. Del resto, erano solo lui e gli altri governator­i uscenti a insistere per ottenere questo. E visto che la stessa Lega non era in sintonia con le richieste avanzate da Zaia, esorto il governator­e uscente a stare molto attento al fuoco amico nella prossima competizio­ne elettorale.

L’emendament­o

La Camera ha deciso ieri che si potrà votare solo dal 20 e 21 settembre in poi

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 ??  ?? Urne aperte Per le elezioni regionali il governo è intenziona­to a fissare la data il 20 e 21 settembre
Urne aperte Per le elezioni regionali il governo è intenziona­to a fissare la data il 20 e 21 settembre

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