Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Spiagge, parchi e piscine un’estate senza le sigarette

Ferro: «Chi fuma più a rischio anche in caso di Covid»

- Piefrances­co Carcassi

CHIOGGIA Sigaretta sotto l’ombrellone, addio. Ieri, a pochi giorni dall’avvio della stagione, è scattato il divieto di fumare in tutte le spiagge del Comune di Chioggia, nei parchi divertimen­to, nei parchi acquatici, nei campi da gioco e nelle piscine. Uniche oasi, le «isole fumatori»: dei perimetri di grandezza libera, delimitati con corde o transenne dai titolari degli stabilimen­ti, in cui si potrà coltivare il proprio vizio indisturba­ti. Tolleranza zero, invece, nelle aree per bambini e nei parchi pubblici. L’ordinanza antifumo firmata ieri mattina dal sindaco Alessandro Ferro punta alla tutela dei minori e alla riduzione dei moz z iconi nel la sabbia: «Quello degli spazi pubblici per bambini e della spiaggia “smoke-free” è un argomento a cui tengo molto – ha spiegato il sindaco Alessandro Ferro – e su cui mi confronto da tempo, sia in occasione delle conferenze dei Sindaci della costa veneta, che sono stati pionieri in tal senso come San Michele al Tagliament­o, che con le associazio­ni di categoria del nostro litorale». Ma sull’entrata in funzione del provvedime­nto ha pesato anche l’emergenza coronaviru­s: «Ho visto in una nota dell’Istituto superiore di Sanità che un terzo dei fumatori positivi a Covid-19 presentava al ricovero una situazione clinica più grave de non fumatori: è un elemento che mi invitava in questa direzione. L’anno scorso abbiamo fatto sensibiliz­zazione, quest’anno i tempi erano maturi per un salto di qualità». E così il sindaco si è ispirato a Bibione, primo caso del litorale veneto di divieto di fumo sulla spiaggia, l’anno scorso, e lo ha riproposto nel proprio comune. Il divieto vale dappertutt­o: sulla battigia, sotto gli ombrelloni e al bar, fino al limite degli stabilimen­ti. Incluse anche capanne e servizi.Una sigaretta «clandestin­a» sulla sabbia di Chioggia costerà cara: da 25 a 500 euro di multa (a Bibione solo 50 euro). Impossibil­e sperare in una boccata di nascosto: gli steward anti assembrame­nto verranno incaricati di tenere gli occhi aperti anche sui furbetti del fumo. Per il momento il sindaco ha annunciato che darà tempo agli stabilimen­ti e ai parchi di allestire le aree fumatori e i cartelli con i divieti: «Non c’è una misura precisa per le aree fumatori, spero nella comprensio­ne dei cittadini – ha aggiunto – forse questo provvedime­nto non mi farà prendere voti ma lo credo saggio. Come la legge Sirchia (che vietò il fumo nei locali chiusi, ndr): all’inizio fece scalpore, poi diventò la normalità. Oggi nessuno si sognerebbe di tornare indietro. Proteste non ne ho ancora ricevute, credo nel buon senso delle persone».

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