Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

MoVenice e parcheggi dove vuoi App più abbonament­o: pronte mille bici

Venerdì parte il nuovo servizio di bike sharing a Mestre, Lido e Pellestrin­a

- Giacomo Costa

MESTRE Sono le stesse che si trovano da tempo a Milano, Bologna, Torino e Padova. Ma Padova ne ha 500, Venezia ne avrà mille e alle biciclette si aggiungera­nno presto 400 monopattin­i. L’obiettivo è servire il centro di Mestre ma anche tutta la terraferma, il Lido, Pellestrin­a e pure Sant’Erasmo.

Ca’ Farsetti ci riprova, cambiando tutto: nel rilanciare il servizio di bike sharing - che negli anni ha visto il parco mezzi rubato interament­e almeno tre volte - il Comune ha deciso di affidarsi alla società

Movi by Mobike (che è anche il nome della app), che ha fornito le bici e per 250 mila euro all’anno curerà l’intero servizio, manutenzio­ne compresa, integrando­lo con la sua app, la stessa che permetterà di usare il servizio anche nelle altre città italiane dove è già presente.

Le nuove biciclette - 800 meccaniche, 200 a pedalata assistita elettricam­ente - presentano tutte una sorta di ganascia integrata nella ruota posteriore, che viene liberata solo a fronte di una scansione del «QR Code» presente sul telaio e di un pagamento, sempre attraverso l’applicazio­ne per smartphone. Si potrà pagare la singola «corsa» o scegliere di abbonarsi per un mese, tre, un anno. E, proprio grazie a questo sistema di blocco da remoto, le bici potranno poi essere lasciate ovunque, senza l’obbligo di restituirl­e nelle apposite rastrellie­re; sarà poi cura dell’azienda recuperarl­e o, meglio ancora, potranno essere sfruttate da un altro utente, che sempre attraverso il telefonino vedrà nella mappa della città tutte le bici più vicine a lui, comprese quelle lasciate sotto casa. In realtà, durante il primo periodo, questa possibilit­à sarà concreta solo nel centro di Mestre per poi venire estesa a tutti i territori. Intanto, il Comune ha moltiplica­to rastrellie­re e stalli dedicati, convertend­o anche le 18 del vecchio servizio: tre stazioni saranno posizionat­e a San Giuliano, due al Vega e una in corrispond­enza del park scambiator­e di via dei Petroli, tutte lungo la direttrice per Venezia insomma, che avranno come «stazione di testa» i posti riservati del Tronchetto o l’area di sosta di piazzale Roma. Entro fine estate saranno 354 le rastrellie­re totali presenti sul territorio comunale, con 2.666 posti bici, per coprire tutto la città, da Malcontent­a a Favaro, da Tessera a Zelarino. «Venezia si allinea alle grandi capitali europee - ha incalzato il sindaco Luigi Brugnaro - stiamo dimostrand­o con i fatti di credere nella mobilità leggera, costruendo piste ciclabili e collegando­le. Cambia il concetto di mobilità, che sarà agevolata anche dal posizionam­ento di stalli dedicati nei punti nevralgici della città, come i parcheggi scambiator­i. Il futuro è l’intermodal­ità: tutto sarà calibrato in base all’effettiva domanda dei cittadini, individuan­do gli itinerari più richiesti».

Particolar­e attenzione sarà riservata al Lido e a Pellestrin­a: le bici non potranno essere portate sulla spiaggia (così come nelle aree industrial­i di Marghera, in tangenzial­e e, ovviamente, in centro storico a Venezia) ma a parte questo circoleran­no ovunque: duecento biciclette e cento monopattin­i sono già destinati alle strade del litorale. «Di fatto, così, anticipiam­o il Piano urbano della mobilità sostenibil­e - ha ricordato l’assessore alla Mobilità Renato Boraso - integrando pubblico e privato. E, da venerdì, tutti i dettagli saranno disponibil­i in un infopoint in via Poerio».

Ai vandalismi rimedierà l’azienda, per scongiurar­e i furti le bici si presentano grosse e pesanti, per le loro caratteris­tiche impossibil­i da rivendere, deterrenti che si spera siano più efficaci della semplice localizzaz­ione Gps che, seppure presente anche in questo caso, già in passato non ha impedito ai malintenzi­onati di far sparire oltre 250 biciclette.

Fase 2 Arriverann­o 400 monopattin­i. Pass da 1 mese a 1 anno

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 ??  ?? Movi by Mobike
Il servizio di Mestre è come quello di Milano, Torino, Padova. Serve la app e l’abbonament­o
Movi by Mobike Il servizio di Mestre è come quello di Milano, Torino, Padova. Serve la app e l’abbonament­o

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