Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Volpi, l’omaggio amarcord dei tifosi «A Venezia ho lasciato il mio cuore»

Eletto miglior centrocamp­ista centrale degli ultimi 40 anni: «Spero che arrivi la meritata salvezza»

- Dimitri Canello

Sergio Volpi, ha avuto la notizia? I tifosi veneziani sui social l’hanno eletta miglior centrocamp­ista centrale degli ultimi 40 anni.

«Non lo sapevo. Mi fa immensamen­te piacere, non credevo che a distanza di tanto tempo i tifosi del Venezia si ricordasse­ro di quello che ho fatto».

Cos’ha lasciato a Venezia? «Il cuore. Sono stati due anni bellissimi e intensi. Con il presidente Maurizio Zamparini, poi, non si rischiava certo di annoiarsi».

Con quali compagni ha legato di più?

«Buon rapporto con tutti ma in particolar­e con Valtolina e Pedone, con cui ci siamo ritrovati poi alla Sampdoria, così come con Pavan: ma il gruppo era veramente tanta roba. E nel primo anno di A i legami fecero la differenza».

Poi arrivò un certo Alvaro Recoba.

«Eh sì, Recoba ci prese per mano e fece una seconda parte di campionato strepitosa. Con lui risalimmo la classifica chiudendo a ridosso della zona Europa. Fu un campionato entusiasma­nte sotto quel punto di vista».

E cos’ha lasciato Sergio Volpi «al» Venezia?

«Penso di aver lasciato un buon ricordo. Sono sempre stato uno che, nel bene e nel male, ha dato tutto per la maglia. E credo che questo sia stato apprezzato dalla gente».

Lei ebbe un legame fortissimo con Walter Novellino. Molti dicevano che lei fosse il suo allenatore in campo..

«Con Novellino c’è sempre stato un grande rapporto. Il legame si estese anche lontano da Venezia. Quando l’anno dopo fu chiamato dal Napoli mi chiese se volevo seguirlo. Io dissi di sì, ma le due società non si misero d’accordo. Era l’ultimo Napoli di Ferlaino, ma poi con Novellino ci ritrovammo, prima a Piacenza, poi a Genova sponda Sampdoria. E quando andò a Torino, voleva che lo seguissi pure lì. Ma lì non se ne fece nulla».

Ci racconti della seconda stagione a Venezia, decisament­e meno felice...

«Fu un anno con un po’ di confusione. Cambiarono un sacco di allenatori, si partì con Spalletti, poi Oddo, Materazzi. Spalletti era molto bravo, lo si vedeva già allora. Aveva idee di calcio innovative. Ma col presidente non era facile restare a galla. Soprattutt­o se non arrivavano i risultati». Cosa fa ora nella vita?

«Ho allenato il Franciacor­ta, in Serie D, prima che le nostre strade si separasser­o. Adesso aspetto che accada qualcosa, se mi chiamerà qualcuno ci andrò volentieri a parlare, se dovesse accadere il contrario cercherei di aggiornarm­i in attesa di una nuova chiamata».

Le capita di seguire ancora il Venezia?

«Sì, l’ho seguito spesso e spero che ora si salvi. Devono essere stati duri gli anni del fallimento, ripartire da zero può essere un inferno anche perché non è automatico risalire immediatam­ente».

Cosa vuole dire ai suoi ex tifosi?

«Mando un forte abbraccio a tutti e li ringrazio. Spero che arrivi la salvezza e che la squadra si possa consolidar­e anche nel prossimo futuro».

 ??  ?? Bresciano Sergio Volpi, eletto dai tifosi miglior centrocamp­ista centrale del Venezia negli ultimi quarant’ anni , in azione in maglia Samp
Bresciano Sergio Volpi, eletto dai tifosi miglior centrocamp­ista centrale del Venezia negli ultimi quarant’ anni , in azione in maglia Samp

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