Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Sesto decreto per i danni: da aprile dati quasi 8 milioni

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VENEZIA Un altro milione e mezzo di euro di rimborsi per l’acqua alta eccezional­e di novembre, ieri il sindaco e commissari­o delegato all’emergenza per l’acqua alta di novembre Luigi Brugnaro ha firmato un altro decreto per liquidare i danni ad altri 265 tra famiglie e aziende: a 128 privati è stato riconosciu­to un rimborso di 304mila euro, a 137 aziende andranno 1,2 milioni di ristoro. Altri 6,5 milioni sono stati già erogati, ricorda il sindaco, sottolinea­ndo che c’è la possibilit­à di essere risarciti a stralci con ricevute e scontrini per almeno il 30% del totale delle spese ammesse a rimborso. «Una risposta puntuale che, grazie al continuo e preciso lavoro della struttura commissari­ale, stiamo riuscendo ad erogare in tempi rapidissim­i», dice il primo cittadino. Intanto, il Comune ha affidato a trattativa privata – grazie ad una deroga di legge - il ripristino dei danni causati dall’acqua alta del 12 novembre agli immobili di proprietà del Comune: è stata invitata la ditta Canato di Venezia, che ha offerto un ribasso del 5,5% e così effettuerà interventi diffusi di manutenzio­ne per 151mila euro. Questo, per l’aqua granda del 12 novembre. Per le acque alte che verranno da qui al 2038 e che non saranno fermate dal Mose che si alzerà a 130 centimetri, è stato rinnovato il contratto di servizio con Veritas per la posa delle passerelle. Il contratto vale circa 14 milioni di euro, con cifre crescenti ogni anno: si parte dai 746mila euro per il 2020 ai 774mila nel 2024 e per gli anni successivi si prevede un aumento annuo dell’1% per far fronte al costo del personale. Non tanto per l’aumento del salario, quanto per «l’utilizzo sempre più consistent­e di personale operativo con livelli più bassi dell’attuale», recita la delibera. ( mo.zi.)

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