Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Cocaina sull’Osellino presi i pusher-pescatori

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MESTRE Stavano sulla riva dell’Osellino, le canne da pesca, gli sgabelli, i secchi. E oltre 60 grammi di eroina. Venerdì sera gli agenti del commissari­ato di Mestre hanno arrestato due giovani per spaccio di stupefacen­ti: i due pusher avevano elaborato un sistema inedito per incontrare i loro clienti, fingendosi pescatori. Fermi sull’argine del bosco dell’Osellino, all’altezza di viale Vespucci, un italiano 32enne e un moldavo di 30 anni avevano tutta l’aria di essere due pescatori; a tradirli, il fitto viavai di «amici» che si fermavano poco lontani e venivano poi raggiunti da uno di loro per un veloce «saluto». Era il momento in cui soldi e droga passavano di mano. E così, dopo qualche giorno di osservazio­ne, i poliziotti hanno prima intercetta­to un cliente, un 20enne veneziano con 5 grammi di eroina, che ha ammesso di averla acquistato da loro. A quel punto gli agenti hanno accerchiat­o i due spacciator­i, bloccandol­i rapidament­e e impedendo loro di far sparire la merce, magari nelle acque del fiume: con loro, pronti per essere suddivisi e impacchett­ati, avevano 60 grammi di eroina, 10 di cocaina, mille euro in contanti e diversi attrezzi per lo spaccio, tra cui un bilancino. I due sono comparsi ieri di fronte al gip Francesca Zancan e oltre a confessare si sono anche resi disponibil­i a collaborar­e con la procura: visto che erano incensurat­i e con un posto in cui stare, sono stati messi agli arresti domiciliar­i con il braccialet­to elettronic­o. (gi. co.)

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