Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Controlli sui barchini anche con l’aereo

Nuova raffica di controlli a Venezia: tre motori sequestrat­i e 12 mila euro di multe

- Giacomo Costa

VENEZIA Sono arrivati tra le onde con le volanti nautiche e gli acquascoot­er, ma anche dal cielo, sfruttando un aereo del X Reparto Volo. E, mano a mano che fermavano i «cofani», scattavano le verifiche: documenti, motori, eliche e centraline. Martedì pomeriggio la questura di Venezia ha fatto scattare un’altra raffica di controlli sulla velocità dei barchini in laguna: tre motori sono stati sequestrat­i perché elaborati e sono state date multe per 12 mila euro.

VENEZIA Sono arrivati tra le onde con le volanti nautiche e gli acquascoot­er, ma anche dal cielo, sfruttando un aereo del X Reparto Volo. E, mano a mano che fermavano i «cofani», tutti i conducenti venivano indirizzat­i alla massiccia barca bianca e blu ormeggiata sulle riva del Lido, per le verifiche: documenti, motori, eliche e centraline. Perché se deve esserci una stretta contro la velocità esagerata e il moto ondoso, non è possibile prescinder­e dai rischi che derivano dai fuoribordo elaborati, dai piloti senza patente, dalle attrezzatu­re di bordo irregolari. E infatti martedì pomeriggio la questura di Venezia ha fatto scattare un’altra raffica di controlli, concentran­dosi su chi passava davanti alle fondamente Nove e, soprattutt­o, su chi correva lungo il canale delle Scoasse, al Lido. Lo schieramen­to di forze è stato massiccio: tre moto d’acqua «a tenaglia», una poco prima di Poveglia, una davanti a Sant’Elena, l’ultima davanti all’isola della Certosa; ciascuna era poi affiancata da una barca, fosse della scientific­a, una volante, o una destinata al controllo motori; altre due barche erano pronte all’azione e, sulle rive di Santa Maria Elisabetta, la più grande fungeva da cabina di regia. Dall’alto, la telecamera dell’aereo controllav­a il traffico, i movimenti e all’occorrenza coordina va gl i ins eguiment i . Un’operazione ribattezza­ta «acque sicure» e che ha portato al sequestro di tre centraline di motori risultati «elaborati», potenziati oltre il livello nominale attraverso semplici operazioni di rimaneggia­mento dei carburator­i o similari, possibili perché la maggior parte dei motori nascono in realtà con spinta maggiore, per poi venire «depotenzia­ti» dalla casa produttric­e che così può coprire varie fasce di mercato. Una pratica fin troppo comune in laguna, che non solo rischia di creare grossi problemi con le assicurazi­oni in caso di incidenti, ma che finisce con l’affidare in mano a giovanissi­mi senza alcuna patente barche che sfrecciano come palle di cannone, ben oltre il limite che potrebbe portare un minorenne.

Truccati Alcune imbarcazio­ni avevano i motori elaborati per farli diventare più potenti

Patenti Tre persone sono state trovate a guidare mezzi veloci senza patente necessaria

E, infatti, tre verbali della polizia sono stati staccati proprio per guida senza patente: il fuoribordo aveva superato la potenza che può gestire per legge chi non ce l’ha. Sono state fatte anche una multa per moto ondoso e una per irregolari­tà tecniche, che hanno portato il totale delle sanzioni staccate in un solo pomeriggio a circa 12 mila euro. E, davanti alla «manetta» di uno di questi bolidi, è stato trovato un minorenne, poi accompagna­to in questura dove sono stati chiamati i genitori.

Se molti diportisti privati si dicono sempre più preoccupat­i per questa nuova stagione di controlli, c’è chi plaude alla maggiore attenzione riservata alla sicurezza in laguna da parte delle forze dell’ordine. Le remiere e i circoli della Vela ieri sono intervenut­i per ringraziar­e la Capitaneri­a di porto per la nuova ordinanza che obbliga tutte le barche da trasporto passeggeri a dotarsi di sistema di identifica­zione automatica entro un anno e che rende vietate una volta per tutte planate e scie ecc e s s i v e : « S o n o stati reintrodot­ti i limiti operativi per le “acque tranquille”, ora “zona di lento moto” - ricordano la Canottieri Giudecca, il Diporto velico, il Gruppo sportivo voga veneta Mestre, la Bucintoro e la Querini - si conferma un profilo di tutela ambientale della città e un indirizzo d’intenti a cui tutte le componenti della società civile e le loro rappresent­anze dovranno contribuir­e».

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Il blitz degli agenti Le immagini dei controlli di martedì pomeriggio

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