Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«Fiere, fusione Ieg-Bologna occasione anche per il Veneto»
Xoccato guarda a Verona e alla Regione: «Vicenza in posizione strategica»
VICENZA L’unione tra Ieg e Bologna Fiere? «Può diventare un’opportunità per il sistema fieristico vicentino e veneto. A patto che si dialoghi tra territori». Il giorno dopo l’interesse dichiarato da Ieg, la società quotata frutto della fusione Rimini-Vicenza, per l’integrazione con Bologna, con il mandato ad andare avanti approvato dal cda, è il presidente della Camera di commercio di Vicenza, Giorgio Xoccato, a guardare a lungo raggio la prospettiva disegnata dalla spa fieristica, chiamando in causa le istituzioni venete nel valutare una posizione strategica rispetto al progetto, per non lasciare il Veneto nel ruolo di spettatore in un gioco, che ha che fare con le fiere di casa nostra, tutto deciso in Emilia Romagna.
Le riflessioni partono dai numeri: dopo la fusione Rimini-Vicenza, del 2016, il capoluogo berico ha il 19% di Ieg contro il 49,29% di Rimini congressi (che fa capo al Comune rivierasco) e il 4,7% della Regione Emilia Romagna. Ora si guarda all’operazione di integrazione societaria con Bologna,
sul tavolo da anni, con ostacoli storici che sarebbero stati azzerati dai pesantissimi effetti per le fiere indotti dall’emergenza Covid. Gli analisti promuovono già l’operazione. E giungono le prime valutazioni sull’integrazione: Equita ha stimato ieri un azionariato che vedrebbe Rimini Congressi al 24%, Vicenza Holding (di cui sono soci Comune, Provincia e Camera di commercio di Vicenza) al 9% e la Regione Emilia Romagna e il Comune di Bologna all’8% ciascuno.
L’operazione da un lato diluirebbe la quota di Vicenza, ma riaprirebbe i giochi in una società più ampia, rispetto all’attuale 8 a 2 in Ieg, e Vicenza sempre più schiacciata rispetto a Rimini. Sempre che Vicenza non sia lasciata sola in un gioco per ora tutto emiliano romagnolo e il Veneto n on faccia valutazioni strategiche sull’operazione. Il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, non si espone e prende atto degli annunci di Ieg attendendo «di conoscere nel dettaglio gli elementi del progetto industriale prima di giudicare», anche perché i soci berici non
sarebbero stati informati della riunione del cda di martedì. Così è l’altro socio, la Camera di commercio, a mettere in moto le valutazioni: «La prospettiva è interessante – dichiara Xoccato – si sta cercando di costruire un gruppo ancora più importante, una delle prime realtà fieristiche nazionali. L’operazione può diluire le quote di Vicenza, ma questo ci obbliga a fare una riflessione sulla strategia in questa partita. Il Veneto può avere un ruolo, perché in questa regione c’è un sistema fieristico importante, in primis con Verona. Dunque se l’operazione andasse in porto si potrebbero aprire scenari molto interessanti. Serve dialogo: diciamo che Vicenza in questo caso rischia di essere nel posto giusto al momento giusto».
L’appello punta dritto alla Regione e al governatore Luca Zaia, che proprio la scorsa settimana assieme al presidente dell’Emilia Romagna, Lorenzo Bonaccini, ha dialogato con il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, per il sostegno economico alle fiere che nei due territori vanta alcune tra le maggiori società nazionali. Nel piano avrebbe un ruolo centrale Cassa depositi e la sinergia tra le società non può che agevolare le ipotesi sul tavolo.
A dire la sua è poi Matteo Marzotto, ex presidente di Fiera di Vicenza e vice esecutivo di Ieg fino al 2018: «Ieg con Bologna fiere va anche bene – afferma – ma servirebbe un grande soggetto che abbia la capacità di competere a livello internazionale. Da anni sostengo che la prospettiva dovrebbe essere di coinvolgere Cassa depositi e prestiti nella creazione di un unico player per le principali fiere italiane, governato da un management di altissimo profilo, anche per superare la visione dei territori che legittimamente difendono i loro interessi».
"Xoccato In vista un gruppo più grande Obbligati a valutazioni strategiche
"Marzotto Serve un unico soggetto per le maggiori fiere