Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
San Marco, diffida sul garage «A rischio l’acqua cittadina»
Niente perizia sulla cisterna Veritas. Sono 450 i posti in più, 20 al Comune
VENEZIA Ampliamento del garage San Marco a piazzale Roma, si teme per l’approvvigionamento idrico di Venezia. Le commissioni consiliari Urbanistica e Cultura chiedono un approfondimento sulla torre piezometrica e, sopratutto, sulla cisterna dell’acqua interrata, struttura ottocentesca che è alle spalle dell’autorimessa e che nelle foto satellitari somiglia ad uno spiazzo erboso. Per realizzare la nuova ala di dieci piani in aderenza allo stabile esistente e aumentare la capacità di 450 posti auto, bisogna abbattere la dismessa torre dell’acquedotto, operazione possibile perché nel 2014 la direzione regionale dei Beni Culturali ha tolto il vincolo. Si disse, infatti, che era pericolante. Così la presidente Lorenza Lavini (Fi) ha chiesto alla direzione Urbanistica di acquisire la perizia. Ma la questione più spinosa riguarda la cisterna e a sollevarla è stato Renzo Scarpa (Misto): «Diffido il Comune dal procedere con l’approvazione – ha tuonato – Non si può mettere a rischio l’approvigionamento idrico di Venezia a causa di un garage». La vasca di accumulo contiene infatti l’acqua che sgorga dai rubinetti della città storica, è un manufatto del 1884 che è lesionato alla base e il timore è che i lavori di scavo per la realizzazione delle fondazioni della nuova ala a sette metri di distanza, ne compromettano la stabilità. Che possa accadere o meno non si sa: non c’è una perizia sulla cisterna, ha spiegato il dirigente dell’urbanistica Vincenzo De Nitto, sottolineando: «Gli aspetti sulla stabilità non competono al consiglio Comunale». «Come dire che la mano destra non deve sapere quello che fa la mano sinistra – ribatte Scarpa - Un progetto che avanza a suon di forzature per superare i pareri contrari, i vincoli e, adesso, anche i pericoli per l’intera città». Il pericolo di restare senz’acqua. Che le condutture dell’acquedotto vadano ammodernante, si sa. Tanto che, ricorda l’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin, la convenzione tra Comune e Porto per la realizzazione del garage alla Marittima prevedeva anche che l’Autorità si facesse carico dell’ammodernamento di una porzione della linea dell’acquedotto che alimenta il centro storico, con un costo stimato di 3,5 milioni di euro. «Avremmo avuto 250 posti auto per i residenti, altri 500 ad abbonamento agevolato e una nuova condotta. Impegno che però è stato disatteso da chi è succeduto a Paolo Costa». Il presidente Pino Musolino (designato dal Pd) ha infatti dichiarato che il garage non era strategico per le attività portuali e il cantiere non è mai iniziato. Il nuovo San Marco darà al Comune 20 posti auto, 39 al Tribunale e 42 a Veritas, proprietaria della cisterna.