Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Bugliesi guida Fondazione di Venezia
Il rettore di Ca’ Foscari nominato presidente. Lo sfidante Costa: largo ai giovani
VENEZIA Con il voto compatto di dieci consiglieri su quattordici, da ieri il nuovo presidente della Fondazione di Venezia è il rettore uscente di Ca’ Foscari Michele Bugliesi, che ha prevalso su Paolo Costa. I mesi scorsi Bugliesi era stato indicato come possibile candidato sindaco del centrosinistra per sfidare il sindaco uscente Brugnaro. Ieri le prime congratulazioni sono state quelle via tweet del sindaco: «Un incarico prestigioso per il futuro della nostra città.
VENEZIA Con il voto compatto di dieci consiglieri su quattordici, da ieri il nuovo presidente della Fondazione di Venezia è il rettore uscente di Ca’ Foscari Michele Bugliesi. «Ringrazio il consiglio Generale per la fiducia che mi ha accordato e lavorerò con spirito di squadra in piena sinergia con le istituzioni della città – assicura - Dopo il rettorato che concluderò a breve è un grande onore assumere questo ruolo ed impegnarmi in questa nuova sfida». E il sindaco di Venezia poco dopo twitta i complimenti: «Un incarico prestigioso per il futuro della nostra città. Buon lavoro. A Giampietro Brunello un ringraziamento per l’impegno con cui ha operato in questi anni».
A gennaio Bugliesi era pronto a candidarsi a sindaco per sfidare Brugnaro, poi aveva ritirato la disponibilità di fronte alle critiche della sinistra di non aver creato un movimento nella società civile che mostrasse a viso aperto il suo sostegno al rettore di Ca’ Foscari. E questo suo schierarsi, in un primo momento, non aveva giocato a favore della sua candidatura a presidente di Fondazione, tanto che a febbraio veniva dato come favorito Paolo Costa. Ma poi c’è stata una lenta e costante rimonta, prima sul filo e poi con la maggioranza compatta, che ieri con voto segreto ha portato all’elezione. Con quattro voti contrari. Comune e Città Metropolitana, attraverso il sindaco, da statuto indicano quattro dei quattordici consiglieri. Poche ore prima della riunione si era palesata di nuovo l’ipotesi di convergere all’ultimo momento sul consigliere Francesco
Borga, ex direttore generale di Confindustria, ma senza esito. «La larga maggioranza che ha sostenuto il neo Presidente è garanzia di unità, rinnovamento e operatività», le congratulazioni del sottosegretario all’Economia e candidato sindaco del centrosinistra Pier Paolo Baretta. «L’esperienza maturata alla guida di Ca’ Foscari che ha portato a livelli di eccellenza, è un patrimonio che saprà mettere a disposizione – prevede il senatore dem Andrea Ferrazzi - Non ho dubbi: sarà in grado di unire le forze in un condiviso, capace di valorizzare tutte le competenze, a partire da Paolo Costa, persona di straordinario spessore». Ad una prima lettura, la designazione di Bugliesi appare come una sorta di dichiarazione di indipendenza cortese e controllata di Fondazione nei confronti dell’amministrazione comunale: a ciascuna istituzione, il suo. Brugnaro
negli ultimi anni ha contribuito agli eventi di M9 – il maggior investimento della Fondazione – con una franca collaborazione istituzionale e diverse iniziative (non tutte apprezzate dal consiglio Generale, come ad esempio le sfilate delle aspiranti Miss Italia). L’altro aspetto è quello generazionale: Michele Bugliesi ha 58 anni; laureato in scienze dell’Informazione a Pisa, è ordinario di Informatica specializzato in sicurezza. Paolo Costa compirà 77 anni a luglio, è stato rettore di Ca’ Foscari, ministro dei Lavori Pubblici del Governo Prodi tra il ‘96 e il ‘98, sindaco di Venezia dal 2000 al 2005, fino al 2009 europarlamentare presidente della commissione Trasporti, dal 2008 al 2017 presidente dell’Autorità Portuale. «Con spirito donchisciottesco e, direi, giovanilistico, ho affrontato questa sfida che aveva l’obiettivo di riportare equilibrio nei conti», sorride Costa. Nella scelta hanno avuto un peso i programmi presentati dai due candidati, ancora secretati. Sono invece noti i conti che preoccupano Fondazione, che riguardano i quasi sette milioni di perdita dell’M9. Sono stati coperti dall’avanzo di bilancio, che nel resoconto 2019 approvato ieri, si attestano a 8,15 milioni (al netto dell’appianamento del disavanzo del distretto mestrino), lasciando quindi un margine di 4,5 milioni per le erogazioni del 2020. Lo scorso anno, senza coronavirus, sono state 17,9 milioni.
Dietro le quinte L’ultimo tentativo per Borga. Contrari i consiglieri legati a Ca’ Farsetti