Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Largo ai giovani per recuperare l’istituzione al rilancio della città
Largo
ai giovani. Anche se il mio coetaneo Joe Biden si candida alla presidenza degli USA, va bene così. Il ricambio generazionale non dettato da astratte «rottamazioni» per legge, ma frutto di fisiologici «parricidi» va accolto con favore. A me interessava che questo avvenisse non su uno scontro immiserito sul pur grave problema M9, ma finalmente allargato ad almeno quattro obiettivi decisivi per la vita della Fondazione di Venezia, una fondazione che amministra i risparmi sudati dai veneziani in decine di anni di vita della Cassa di Risparmio di Venezia.
Questi i quattro obiettivi da raggiungere per recuperare utilmente la Fondazione al rilancio della comunità veneziana in questo terribile periodo post pandemico:
1. La necessaria rilettura post covid-19 delle modalità di perseguimento degli obiettivi di «utilità sociale e promozione dello sviluppo» assegnati alle fondazioni di origine bancaria. Necessaria perché la città metropolitana di Venezia è quella più colpita dal lockdown, seconda solo a Torino, e perché il mondo della cultura, prodotta e divulgata, che la FdV ha scelto come suo campo di espressione principale, è, ancora una volta, tra i più colpiti dal covid-19.
2. La necessità di affrontare con urgenza - è allarme rosso- il pericolo di inaridimento delle entrate da patrimonio finanziario (se non si allenta il vincolo alla distribuzione dei profitti delle banche ci troveremo presto in braghe di tela). La smobilitazione intelligente del patrimonio immobiliare e la razionalizzazione delle spese, a partire da quelle oggi inutili di M9D — un distretto che senza Museo vincente non va da nessuna parte —può metterci solo una pezza
3. Urge che la Fondazione di Venezia rimetta a frutto il suo enorme capitale reputazionale per servire la comunità veneziana producendo idee (come ai tempi della prima Venezia 2000 e come ha ricominciato a fare con le esplorazioni sul futuro di Venezia Civitas Metropolitana) e capacità promozionali (esempio, con l’allargamento del fondo Veneto casa all’intermediazione immobiliare a favore di start-up digitali di immobili resi disponibili dalla crisi post Covid-19 del turismo)
4. La drastica reimpostazione del progetto M9 come progetto di museo virtuale che si deve assumere anche il compito gravoso di valorizzare gli immobili per la rigenerazione urbana del centro di Mestre. Concentrare l’attenzione sul museo, secondo linee tutte bisognose di collaborazioni e partnership strategiche, avendo presente che il covid19 ha accelerato il digitale, con la conseguenza,positiva, che noi dovremmo trovarci in vantaggio su altri musei e quella, pericolosa, che il nostro vantaggio competitivo possa essere eroso rapidamente. La conseguenza organizzativa è un rafforzamento della Fondazione Museo FM9 e un riassorbimento di M9D, il distretto, dentro la Fondazione madre. Il resto è «intendenza che deve seguire». Auguri a Michele Bugliesi. Ci sorprenda con risultati entusiasmanti. Io non smetterò di svolgere il mio ruolo di pungolo.