Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Moscardini, calamari e spritz: gli Alajmo aprono alla Certosa il loro undicesimo locale
VENEZIA E sono undici. La famiglia Alajmo inaugura, ad appena un mese dalla fine del lockdown e dalla riapertura dei ristoranti, l’undicesimo locale. Lo fa all’isola della Certosa, portando a tre il numero delle realtà presenti a Venezia: il Gran Caffè Quadri in piazza San Marco (con il bistrot Quadrino e il ristorante stellato, riaperto giovedì) e Amo all’interno del T Fondaco dei Tedeschi (ancora chiuso). Il nuovo nato si chiama «Hostaria in Certosa» ed è quello che in gergo si definisce un «Pop up», un locale che apre da un momento all’altro e che ha un tempo di vita abbastanza definito.
Pop up
Il ristorante ha aperto ieri e chiuderà in ottobre Take away per chi va in barca
L’Hostaria ha aperto ieri mattina alle 9 e chiuderà alla fine di ottobre. Sarà in funzione ogni giorno, dalle 9 alla mezzanotte, per colazioni, cicchetti, tramezzini, pranzi, gelati, spritz, cene e cocktail. In menù i piatti pensati dallo chef tristellato Massimiliano Alajmo («una cucina facile, immediata e comprensibile»): moscardini aglio, olio, limone e prezzemolo, «scartosso» di calamari, galletto allo spiedo e altre proposte vegetariane. Il locale nasce dal sodalizio fra il gruppo Alajmo e Vento di Venezia, la società di Alberto Sonino che, attraverso le attività legate alla nautica, dal 2004 sta riqualificando l’isola della Certosa. La struttura, che più di dieci anni fa ospitò la chef bellunese Paola Budel (prima della stella Michelin a Venissa), può accogliere fino a cento persone all’aperto e una trentina all’interno secondo le nuove regole. Per chi arriva in barca sarà disponibile anche un servizio di take away per prenotare i piatti. «Siamo animati dalla voglia di ripartire e di far rivivere Venezia, di animare la laguna ed accogliere i nostri ospiti», dice Raffaele Alajmo.