Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Protocolli e caos, furia Venezia «Inaccettab­ile: non giochiamo»

Tamponi stamattina, squadra ferma a Mestre e il match con il Pordenone è in bilico Il ds Lupo: «Trattati come amatori. Perdere a tavolino? Correremo questo rischio»

- Dimitri Canello

Un colpo di scena alla vigilia di Pordenone-Venezia, la partita della ripartenza dopo tre mesi e mezzo di stop. Ieri sera il club di Duncan Niederauer, in una nota, ha dichiarato la propria indisponib­ilità a scendere in campo.

La squadra è stata «obbligata» a restare a Mestre fino a stamattina per svolgere i tamponi previsti dalla nuova normativa, vista l’impossibil­ità di farli a Trieste. «Venezia Fc — si legge nella nota — comunica che, data la situazione attuale, non sussistono le condizioni minime per poter disputare la partita in programma domani sera alle 20,30 a Trieste contro il Pordenone. La comunicazi­one della Lega B relativa al protocollo “soft” è pervenuta solamente nella tarda mattinata di oggi. Così come previsto dalla nuova circolare del ministero della Salute, il club si è messo tempestiva­mente in contatto con l’Asl al fine di ottenere le autorizzaz­ioni necessarie a disputare la partita di domani. La stessa comunicava alla società la necessità di sottoporre nel giorno gara il gruppo squadra ai tamponi previsti dal nuovo protocollo consentend­o al gruppo squadra di trasferirs­i a Trieste solamente nella giornata di domani successiva­mente all’effettuazi­one dei tamponi».

Una situazione che ha mandato su tutte le furie la società che, tramite il ds Fabio Lupo, non ha usato mezze misure. «Alla Juve, al Milan o all’Inter non sarebbe mai potuta accadere una cosa simile. Abbiamo

ricevuto una comunicazi­one ufficiale solo alle 11.30, il giorno prima della partita. Non è accettabil­e una cosa simile, stavamo per partire per Trieste, ma dalla Asl ci hanno stoppato dicendo che avremmo dovuto aspettare il giorno successivo (oggi per chi legge,

ndr) prima di partire per il

Rocco per svolgere i tamponi. Questo non è accettabil­e, non possiamo essere trattati come amatori». E Lupo prosegue il suo sfogo durissimo: «Il Venezia è già stato fregato una volta lo scorso anno — spiega — e non vuole essere fregato una seconda. Come si può preparare una partita in queste condizioni? Sono da quarant’anni nel mondo di calcio, non accetto di farmi trattare come il Borgorosso... Allo stato attuale noi non giochiamo, non posso permettere che la nostra squadra venga trattata in questo modo». L’impression­e finale è che, nonostante la dichiarata volontà di non giocare stasera, potrebbe ancora accadere di tutto e, quindi, il match col Pordenone, al Rocco di Trieste potrebbe anche andare in scena.

«Cosa può farci cambiare idea? Che chi di dovere si faccia carico di risolvere il problema che è nato. Non so quale evento possa originare la nostra partenza per Trieste. Perdere a tavolino? Un rischio che intendiamo correre. Un rinvio lo ritengo improbabil­e, c’è stata assoluta indifferen­za nei nostri confronti e questo è inaccettab­ile».

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