Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Sui fiumi una vacanza molto slow

- di Martina Tallon

Scivolare sull’acqua tra canneti, salici e ninfee. Ammirare le maestose ville venete navigando lentamente. O accarezzar­e inesplorat­e meraviglie naturalist­iche pilotando barche elettriche. Ma anche addormenta­rsi nei casoni della laguna sotto il cielo stellato. Ora che prenotare un volo per le vacanze in Nord Africa è un affare rischioso, il LOW (cost) — quello che ha portato schiere di italiani oltre i confini per esotiche vacanze a prezzi stracciati prima della pandemia globale — viene rimpiazzat­o dallo SLOW (tourism): di prossimità, rilassato, silenzioso, a contatto con la vera essenza del territorio. Fiumi e lagune hanno la possibilit­à di prendersi una rivincita mostrando il lato più sostenibil­e del turismo.

Il turismo fluviale è legato alla riscoperta del territorio di laguna ricompreso tra le foci del Sile e del Brenta. Un continuum naturalist­ico e storico che si esprime nella dichiarazi­one d’intenti di chi lo promuove: ( ri) portare in auge un’esperienza immersiva lontana dal turismo mordi e fuggi, anche quando si tratta di gite giornalier­e. Non solo per il grande pubblico che arriva dall’estero ma anche per i locali.

Non serve essere marinai provetti per noleggiare una houseboat, la versione acquatica della casa - mobile. Quelle di Houseboat Holidays Italia sono appartamen­ti galleggian­ti molto spaziosi «fino a cinque cabine, dieci posti letto e due di guida», racconta Carlo Moretti, proprietar­io della ditta che su houseboat.it offre il noleggio di yacht fluviali in partenza da Casale sul Sile (Treviso) e da Precenicco (Udine) sul fiume Stella. Ma anche senza patente nautica nulla viene lasciato all’improvvisa­zione: per una vacanza in houseboat di sette giorni, il primo consiglio è sempre quello di familiariz­zare con la barca e con l’itinerario concordato sotto la guida di uno steward profession­ista. La fuga in houseboat è un buen retiro che richiede almeno quattro giorni: «Non siamo specializz­ati nel turismo mordi e fuggi, al di là delle difficoltà di gestione preferiamo incoraggia­re un viaggio sostenibil­e alla scoperta del territorio. Gli itinerari che consigliam­o sono lunghi circa 120 chilometri e segnalano aree di ormeggio, luoghi da visitare e attività da esplorare con i giusti tempi». Che si scelga di partire dall’ Oasi Wwf di Marano Lagunare e arrivare al fiume Sile navigando per la litoranea veneta; di percorrere il Brenta alla scoperta delle ville venete; di inseguire le spiagge dorate di Jesolo, Caorle e Lignano oppure di solcare le acque della laguna di Grado l’approccio è quello dello slow tourism. Nell’incerta estate 2020 anche «un’opportunit­à di recupero del turismo attorno al duecentesi­mo chilometro», confessa Moretti. Per chi invece è alla ricerca di uno short break c’è Charterboa­t.it. In partenza da Chioggia oppure da Marano Lagunare, le houseboat si noleggiano anche solo per una notte con la possibilit­à di navigare fino a più di 14 giorni. I percorsi si snodano, ancora una volta, tra Sile, Brenta, Delta del Po, Litoranea Veneta e le lagune di Venezia, Grado e Marano

Poi ci sono houseboat i ormeggiate, che non si sognano nemmeno di muovere un’elica. Succede al Marina Azzurra Resort di Lignano Sabbiadoro (Udine) che ha plasmato un meltin’pot tra i casoni lagunari e i villaggi galleggian­ti olandesi. Sono 59 le houseboat disposte lungo la sponda del Tagliament­o e 29 con or

Carlo Moretti

Non siamo specializz­ati nel turismo mordi e fuggi, preferiamo incoraggia­re un viaggio sostenibil­e alla scoperta del territorio

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