Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Da sapere

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● La provincia di Venezia ha

ciclovie, pari a quasi 4.000 chilometri

120

● Una delle più conosciute permette di collegare Jesolo con la città di Treviso, fuori provincia, attraverso la «Greenway del Sile»

● Verso il Friuli Venezia Giulia, ma rimanendo ancora in Veneto, ci sono la « Ciclovia di Hemingway » che tocca sia la campagna che il litorale e che passa attraverso la tenuta di Ca’ Corniani e il più breve «Gira Tagliament­o» con l’anello di Cesarolo

Il distanziam­ento fisico si può raggiunger­e anche pedalando sulle due ruote. Nell’estate delle mascherine e del gel igienizzan­te, immergersi nel verde e negli spazi aperti è la regola più piacevole da rispettare per assicurars­i qualche giorno di tranquilli­tà in totale sicurezza. Un’occasione d’oro per salire in sella e scoprire piccoli angoli di paradiso a due colpi di pedale dal mare. Con quasi 4.000 chilometri e oltre 120 ciclovie, le possibilit­à per avventurar­si nell’entroterra della provincia di Venezia sono pressoché infinite. Alcuni percorsi si snodano all’interno della città metropolit­ana ma altri la connettono alle province vicine seguendo il corso dei fiumi e della costa.

Uno dei più suggestivi è la Greenway del Sile, una ciclabile di 52 chilometri che collega Treviso a Jesolo. Partendo dalla Marca, la Greenway del Sile percorre la «restera» dal capoluogo fino alla torre del Caigo attraverso un percorso protetto che qualche mese fa è stato testato dall’assessore Andrea De Checchi e il disability manager del Comune di Treviso Rodolfo Dalla

Mora. Un verde aperta a tutti. Proseguend­o su viabilità ordinaria per 4 chilometri si raggiunge il centro storico di Jesolo Paese dove si possono visitare le antiche «Mure» della città e, dopo altri 2 chilometri e mezzo di tracciato protetto, si raggiunge il lido di Jesolo da dove si può addentrare nella laguna di Venezia attraverso il territorio di Cavallino Treporti. Lo scorso 29 maggio i sindaci dei due Comuni hanno inaugurato l’ultimo tratto di pista ciclabile realizzato sul ponte che collega le località in piena sicurezza. Caratteriz­zato da spazi verdi e la vicinanza con le valli da pesca, questa lingua di terra è l’ideale per una full immersion nella natura: un’idea è quella di seguire la ciclabile di

Cavallino-Treporti

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Questa lingua di terra è l’ideale per una full immersion nella natura

Hemingway via Fausta fino alla frazione di Ca’ Savio e poi puntare verso Treporti. Qualche pedalata ancora e si naviga nella laguna fino a Lio Piccolo dove, se si è fortunati, è possibile ammirare gli stormi di fenicotter­i rosa. Da Cavallino-Treporti, con partenza da Punta Sabbioni, è possibile imbarcare la bicicletta sul vaporetto e raggiunger­e le isole della Laguna, Venezia – dove però non si può circolare in sella – e il suo Lido. Il tempo per scoprire queste località non sarà mai abbastanza, ma una tappa per gli appassiona­ti di natura è quella dell’oasi Wwf delle dune degli Alberoni.

Numerosi sono i percorsi ciclabili anche in direzione Friuli Venezia Giulia. Uno dei più suggestivi è la Ciclovia di Hemingway che si snoda nella campagna lungo l’alto Adriatico collegando Caorle, Bibione e Concordia Sagittaria. Lo scrittore americano amava questa fetta di Veneto, cosa facile a capirsi quando si pedala lungo il pittoresco centro storico di Caorle, antico borgo medievale di pescatori dalle caratteris­tiche case color pastello e gli scorci campestri. Oppure quello di Bibione e la sua pineta, da cui partono numerose altre ciclabili come quella del Gira Tagliament­o. Più breve e quindi più adatto a chi non ha molti chilometri sulle gambe è l’anello di Cesarolo, percorso che unisce le due anime della località: l’ambiente fluviale con la campagna.

Ma rimanendo in sella alla propria bicicletta e spostandos­i in questa zona si può scoprire la storia della tenuta di Ca’ Corniani, azienda agricola nata nel 1851 e che dopo il 1930 divenne una vera comunità, arrivando ad ospitare circa 3.000 abitanti, tra il centro aziendale e le 80 mezzadrie. L’azienda sviluppò uno dei primi esempi di welfare aziendale. Oggi Ca’ Corniani rientra nel processo di sviluppo di Genagricol­a, la holding agroalimen­tare di Generali Italia. Oppure visitare i «Casoni», le abitazioni degli antichi pescatori della zona, eretti all’epoca dell’invasione di Attila, strutture presenti anche a Bibione. Per raggiunger­le, partendo dal ponte di accesso alla città si percorre la strada che fiancheggi­a da un lato l’idrovia della Litoranea Veneta e dall’altro la campagna di Terzo Bacino, proseguend­o in direzione Prati Nuovi attraverso una strada sterrata.

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Lo scrittore amava questa fetta di Veneto tra Concordia e Caorle

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