Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

E Vo’ piange un’altra vittima

Nuovi ingressi, visite dei famigliari, assistenza presentate le linee guida per le Rsa. Uripa approva

- Di Silvia Moranduzzo

AVo’

Euganeo, il piccolo centro dove si registrò il primo morto in Italia, si piange la quinta vittima del Covid: è mancata una donna di 64 anni.

Il governator­e allenta le misure agli anziani ma ai giovani chiede meno assembrame­nti

Dopo un nuovo appello alla responsabi­lità, scaturito dalle ennesime foto degli assembrame­nti nelle spiagge e nelle piazze («Abbiamo lanciato messaggi positivi, come quello dell’altro giorno con il dottor Rigoli, ma questo non significa che sia il “giorno della liberazion­e”. Io ho avuto fiducia e in più occasioni ho buttato il cuore oltre l’ostacolo ma sia chiaro che il virus circola ancora e se ripartono i contagi saremo costretti a richiudere»), il presidente Luca Zaia ha presentato ieri insieme all’assessore alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin le nuove linee guida per le strutture extra-ospedalier­e socio sanitarie, ossia casa di riposo, centri per i disabili, per i minori, per la cura delle dipendenze, per la salute mentale.

Allegate ad una nuova ordinanza, sono in vigore da ieri e non hanno scadenza, sicché fino a nuovo ordine si andrà avanti così. «Mi rivolgo ai gestori delle case di riposo - ha detto ieri Zaia -: aprite le porte. C’è un piano di sanità pubblica, c’è un parere del comitato tecnico scientific­o, ci sono le linee guida quindi se tutti saranno rispettosi delle regole, non ci sadi ranno problemi di responsabi­lità». Replica Roberto Volpe, presidente dell’Uripa: « Ben venga l’invito del presidente ma ricordo che se l’epidemia in Veneto, a differenza che altrove, non è dilagata nelle case di riposo, ed è stato colpito solo il 25% dei nostri 3o mila ospiti, è perché i direttori e il personale hanno sempre guardato alla comunità e mai al singolo. Sono state scelte impopolari ma responsabi­li, dettate dalla volontà di proteggere, di sicuro non di fare un dispetto». E così si proseguirà, spiega Volpe, che dà un giudizio positivo delle nuove linee guida avvisando però che «è giusto che i famigliari sappiano che da domani non sarà liberi tutti, ci saranno comunque regole stringenti da seguire».

Vediamo quali. Capitolo nuovi accessi: prima di accogliere un nuovo ospite la struttura dovrà verificare l’assenza di sintomi e che non sia stato a contatto stretto con un caso confermato o probabile di coronaviru­s. Quindi, per essere accolti in casa di riposo i nuovi ospiti che provengono da casa dovranno affrontare un periodo di isolamento in struttura di 14 giorni e tampone prima e dopo la quarantena. Se l’anziano arriva da un ospedale o da un’altra struttura sanitaria sarà sottoposto al tampone e accolto in un ospedale di comunità per il periodo quarantena («E qui la Regione farebbe bene a precisare che l’ospedale di comunità dev’essere “a gestione dell’Usl” - chiosa Volpe - altrimenti va a finire come in Lombardia»). Nel caso di accesso al pronto soccorso l’anziano, già ospite nella casa di riposo, sarà riaccolto senza obbligo di tampone. Nel caso di visite ambulatori­ali e prestazion­i diagnostic­he esterne le linee guida per i poliambula­tori prevedono già percorsi separati rispetto agli altri utenti e quindi non sono previste misure cautelari ulteriori. Per l’accesso nella altre strutture (comunità alloggio, case famiglia, case della salute mentale, comunità per minori o per dipendenze), l’ingresso avverrà dopo un tampone negativo.

Capitolo visite: da ieri sono possibili, nel rispetto rigoroso delle norme igieniche di sicurezza (igienizzaz­ione delle mani, uso corretto delle mascherine, distanziam­ento e misurazion­e della temperatur­a). Eliminati i test sierologic­i, sarà sufficient­e che le visite di familiari, parenti e visitatori siano prenotate, non superino un massimo di due persone, per un tempo definito (30 minuti),

in spazi dedicati (non in camera), preferibil­mente all’aperto. Le strutture dovranno conservare il registro degli accessi, verificare con un test (check-list da compilare all’ingresso) che i visitatori siano in buona salute e far firmare il «patto di responsabi­lità».

Capitolo rientri in famiglia: per gli ospiti nelle case di riposo scatterà la medesima procedura di un nuovo ingresso da casa. Nelle altre strutture i rientri saranno possibili (in particolar­e per i minori), previa sottoscriz­ione del patto di responsabi­lità sul monitoragg­io dei sintomi post-rientro: nel caso vi siano, il soggetto verrà messo in isolamento e sottoposto a tampone.

«Si tratta di una semplifica­zione notevole - ha detto Zaia - che ci consentirà di rimediare a quella che purtroppo è stata una tragedia nella tragedia, per sconforto e solitudine. Fermo restando l’autonomia di cui godono questi enti, attiveremo una vigilanza per verificare che le nostre indicazion­i siano rispettate». Le liste d’attesa per i nuovi ingressi formatesi in questi mesi necessiter­anno di molto tempo per essere smaltite (dal 29 maggio si sono contati già 500 ingressi) mentre la Regione continua a studiare sia nuovi concorsi per il reperiment­o di infermieri e personale Oss, sia per un intervento a sostegno dei bilanci messi in crisi dal venir meno delle rette.

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