Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Bilancio, le incognite del comitato di venerdì D’Agostino: «Venezia? Io penso a Trieste»
VENEZIA I punti all’ordine del giorno sono gli stessi, così come i documenti. Dopo la bocciatura del bilancio di giovedì da parte di Fabrizio Giri e Maria Rosaria Campitelli, rappresentanti di Città metropolitana e Regione Veneto, il presidente Pino Musolino ci riprova nel comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale in programma venerdì. Chi ha parlato con i due «ribelli» sa che stanno valutando attentamente il da farsi, ma pare escluso che nell’arco di una settimana il loro «no» – legato alla contrarietà all’operazione di riequilibrio del terminal di Fusina, anche se molti li hanno accusati di un’«operazione politica» – diventi un «sì». Di fronte si potrebbero dunque aprire due scenari: un altro doppio «no», che sancirebbe la crisi dell’ente e il commissariamento per la mancata approvazione entro il termine del 30 giugno; oppure una soluzione analoga a quella del 2019, quando il bilancio passò con il voto del solo Musolino, l’astensione di Giri (collegato dalle vacanze) e l’assenza giustificata di Campitelli.
Musolino ostenta tranquillità e ieri ha incontrato l’ambasciatore Usa in Italia, Lewis Eisenberg, per parlare di «opportunità di investimento e scambi commerciali». Qualche rumors darebbe per già individuato il suo successore in Zeno D’Agostino, ex presidente del Porto di Trieste, «defenestrato» dall’Anac nei giorni scorsi. «Io voglio risollavoratori vere la questione di Trieste e sto concentrando tutte le mie energie su questo - dice D’Agostino - Stimo Pino e credo che per bocciare un bilancio con numeri come quelli servano motivi comprovati». Lui ovviamente non conosce nel dettaglio il caso Fusina, ma da tecnico analizza un altro motivo di scontro: ovvero se a consuntivo 2019 ancora sospeso si possano attivare le misure post-Covid, cioè il taglio dei canoni alle imprese e l’integrazione salariale ai 160 delle Clp. «Di solito si aspetta il consuntivo di bilancio per avere la certezza dell’avanzo - spiega - Tanto più quest’anno, dato che le entrate caleranno in maniera sensibile a causa del Covid rispetto al bilancio preventivo».
« Tanti sono i problemi aperti su cui agire e non sono conciliabili con ulteriori ritardi sulle soluzioni - sottolinea la Filt-Cgil - L’Autorità di sistema deve in brevissimo tempo trovare la sua piena autorevolezza e operatività». «A Venezia si assiste all’ennesimo tentativo di bloccare l’attività di una Autorità che sta lavorando per la salvaguardia del porto e dei suoi operatori con motivi che appaiono pretestuosi e strumentali», commenta invece l’Ancip. (a. zo.)