Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Venezia, il pari e buoni segnali «E ora due match da vincere»
Venerdì c’è l’Ascoli e lunedì a Livorno, il presidente Niederauer suona la carica
Un punto guadagnato su Ascoli e Cremonese, entrambe sconfitte, un punto guadagnato pure sulla Juve Stabia, ora a tiro e distante tre lunghezze in classifica.
Ma il Venezia visto a Trieste contro il Pordenone ritiene, non senza ragione, di aver perso due punti lungo il percorso. Il gol fallito da Capello a pochi passi dalla linea di porta, la traversa scheggiata da Maleh e il rigore parato da Di Gregorio ad Aramu pesano come macigni nell’economia di una partita che si era messa bene dopo l’espulsione di Pasa a inizio ripresa. Alessio Dionisi è costretto a ripartire ancora una volta mordendosi le labbra per quello che poteva essere e non è stato e venerdì al Penzo affronterà l’Ascoli, in un vero e proprio scontro salvezza ad altissima tensione. I bianconeri sono in crisi nera e ieri hanno offerto la panchina a Paolo Zanetti, già sotto contratto e che ha rifiutato di tornare ad allenare la squadra. Anche a Venezia, nel frattempo, a nove giornate dalla fine l’incubo playout è ancora ben presente nella testa dei giocatori.
Giocatori che vogliono però evitare a tutti i costi un epilogo sul campo come quello della passata stagione. «Anche
se è difficile accontentarsi di uno 0-0 — spiega il presidente Duncan Niederauer — penso che il club meriti molta fiducia. Dopo una settimana difficile, piena di distrazioni che avrebbero potuto facilmente essere usate come scuse, il nostro allenatore è riuscito a mettere in campo una squadra pronta a giocare e che è riuscita a dominare un avversario molto forte per quasi l’intera partita». Niederauer è rammaricato per quello che poteva essere e non è stato e fa ben poco per nasconderlo. «Mentre guardavo la partita da qui negli Stati Uniti — evidenzia — sentivo che i tre punti erano a portata di mano, specialmente negli ultimi 35 minuti, quando abbiamo giocato con un uomo in più. Dionisi ha giocato per vincere, che è quello che speriamo e ci aspettiamo. Abbiamo avuto grandi occasioni, Lezzerini si è reso protagonista di un paio salvataggi fondamentali all’inizio della partita e il salvataggio di Capello ci ha consentito di portare a casa un punto. Le prossime due partite sono molto importanti, il mister e i ragazzi lo sanno. Sono sicuro che vedremo una squadra pronta a giocare e che gioca per vincere. Non vedo l’ora di poter trascorrere del tempo con la squadra a luglio».
Chi, invece, si è rivisto dopo lungo tempo in Italia è stato Joe Tacopina, presente sugli spalti di un Rocco desolatamente deserto per l’obbligo di giocare a porte chiuse, per assistere al match tra Pordenone e Venezia. L’ex numero uno arancioneroverde, ora presidente onorario del Venezia, era in Italia da alcune settimane per alcuni impegni di carattere professionale e ha voluto cogliere l’occasione per salutare la squadra e assistere alla partita. Tacopina ha seguito l’incontro e ieri è ripartito per gli Stati Uniti.