Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Venezia, il pari e buoni segnali «E ora due match da vincere»

Venerdì c’è l’Ascoli e lunedì a Livorno, il presidente Niederauer suona la carica

- Dimitri Canello

Un punto guadagnato su Ascoli e Cremonese, entrambe sconfitte, un punto guadagnato pure sulla Juve Stabia, ora a tiro e distante tre lunghezze in classifica.

Ma il Venezia visto a Trieste contro il Pordenone ritiene, non senza ragione, di aver perso due punti lungo il percorso. Il gol fallito da Capello a pochi passi dalla linea di porta, la traversa scheggiata da Maleh e il rigore parato da Di Gregorio ad Aramu pesano come macigni nell’economia di una partita che si era messa bene dopo l’espulsione di Pasa a inizio ripresa. Alessio Dionisi è costretto a ripartire ancora una volta mordendosi le labbra per quello che poteva essere e non è stato e venerdì al Penzo affronterà l’Ascoli, in un vero e proprio scontro salvezza ad altissima tensione. I bianconeri sono in crisi nera e ieri hanno offerto la panchina a Paolo Zanetti, già sotto contratto e che ha rifiutato di tornare ad allenare la squadra. Anche a Venezia, nel frattempo, a nove giornate dalla fine l’incubo playout è ancora ben presente nella testa dei giocatori.

Giocatori che vogliono però evitare a tutti i costi un epilogo sul campo come quello della passata stagione. «Anche

se è difficile accontenta­rsi di uno 0-0 — spiega il presidente Duncan Niederauer — penso che il club meriti molta fiducia. Dopo una settimana difficile, piena di distrazion­i che avrebbero potuto facilmente essere usate come scuse, il nostro allenatore è riuscito a mettere in campo una squadra pronta a giocare e che è riuscita a dominare un avversario molto forte per quasi l’intera partita». Niederauer è rammaricat­o per quello che poteva essere e non è stato e fa ben poco per nasconderl­o. «Mentre guardavo la partita da qui negli Stati Uniti — evidenzia — sentivo che i tre punti erano a portata di mano, specialmen­te negli ultimi 35 minuti, quando abbiamo giocato con un uomo in più. Dionisi ha giocato per vincere, che è quello che speriamo e ci aspettiamo. Abbiamo avuto grandi occasioni, Lezzerini si è reso protagonis­ta di un paio salvataggi fondamenta­li all’inizio della partita e il salvataggi­o di Capello ci ha consentito di portare a casa un punto. Le prossime due partite sono molto importanti, il mister e i ragazzi lo sanno. Sono sicuro che vedremo una squadra pronta a giocare e che gioca per vincere. Non vedo l’ora di poter trascorrer­e del tempo con la squadra a luglio».

Chi, invece, si è rivisto dopo lungo tempo in Italia è stato Joe Tacopina, presente sugli spalti di un Rocco desolatame­nte deserto per l’obbligo di giocare a porte chiuse, per assistere al match tra Pordenone e Venezia. L’ex numero uno arancioner­overde, ora presidente onorario del Venezia, era in Italia da alcune settimane per alcuni impegni di carattere profession­ale e ha voluto cogliere l’occasione per salutare la squadra e assistere alla partita. Tacopina ha seguito l’incontro e ieri è ripartito per gli Stati Uniti.

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Una delle tante occasioni del Venezia nell’area del Pordenone, nel match giocato e pareggiato sabato sera
Al Rocco Una delle tante occasioni del Venezia nell’area del Pordenone, nel match giocato e pareggiato sabato sera

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