Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Perde il controllo della moto muore papà di due ragazzi

Lignano, incidente a Cristian Pizzolitto . Aveva portato il rugby a San Michele

- Pier Francesco Carcassi

Stava viaggiando sulla sua Harley Davidson su un viale di Lignano, quando ha perso il controllo della moto andando a sbattere contro una rotonda ed è stato sbalzato dalla sella per circa 50 metri. Così Cristian Pizzolitto, 48 anni, di San Michele al Tagliament­o, ha perso la vita nella notte tra lunedì e martedì. Fatale l’impatto con l’asfalto che gli avrebbe provocato un grave trauma cranico. L’incidente è avvenuto attorno all’una e un quarto di notte, sulla rotonda davanti al municipio di Lignano, lungo il viale che da Sabbiadoro porta verso la località Pineta, in direzione di San Michele. A dare l’allarme è stato un passante: quando il personale del 118 è arrivato sul posto, non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo. Non è chiaro cosa abbia provocato l’uscita di strada, se una svista o un colpo di sonno. Le forze dell’ordine stanno vagliando le telecamere di sorveglian­za per tentare di ricostruir­e l’accaduto.

Sposato, con due figli, Cristian Pizzolitto abitava nella frazione di Malafesta di San Michele al Tagliament­o e lavorava come mulettista in un’azienda della zona, dove si occupava di carico e scarico merci. Fin da ragazzo era appassiona­to di rugby, tanto che in zona il suo nome era legato proprio alla palla ovale: aveva militato in diverse squadre di Veneto e Friuli, per poi fondare la propria società a San Michele, al campo sportivo della sua frazione. Nel giro di qualche anno, nel ruolo di presidente, aveva messo insieme una squadra per ogni categoria (dai bimbi fino alla prima squadra) inaugurand­o anche una squadra femminile. In passato si era dedicato all’avviamento al rugby per i ragazzi delle scuole. Il sindaco di San Michele al Tagliament­o, Pasqualino Codognotto ricorda il suo grande impegno sportivo esprimendo vicinanza alla famiglia. «Aveva una passione contagiosa, era stato in grado di coinvolger­e moltissimi giovani», ricorda uno degli ex dirigenti, che ha condiviso con lui l’avventura della società sportiva ma anche un’altra grande passione, quella delle due ruote. Varie volte i due uscivano insieme per un giro in moto nei fine settimana. In diversi ricordano la cura di Pizzolitto per la sua Harley Davidson, la stessa che guidava al mom e n t o dello schianto: «La faceva verniciare e la curava, da quando l’aveva comprata la teneva come un trofeo». Anche dopo la fine dell’esperienza con la società sportiva, il rapporto con i suoi ex allievi era rimasto inalterato: periodicam­ente organizzav­ano dei ritrovi tra gli ex giocatori. Con alcuni di loro ne aveva parlato proprio una decina di giorni fa. «E’ stato un punto di riferiment­o per tutti noi, un legame fraterno per me, quasi un secondo padre: la notizia dell’incidente ci ha sconvolto la giornata», ricorda uno dei suoi ex giocatori che affida a Facebook il suo saluto. «Grazie per tutto quello che mi hai insegnato, grazie per avermi fatto diventare un uomo».

La notizia dell’incidente è circolata nei gruppi Whatsapp, tra chi lo ha conosciuto dentro e fuori dal campo da rugby. Quella che avrebbe dovuto essere la prossima rimpatriat­a, diventerà un momento in ricordo dell’ex allenatore.

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