Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Sindaci dei piccoli comuni aumentati gli stipendi

- Ma. Bo.

VENEZIA Dopo Finanziari­a e relativo decreto, l’ultimo passaggio in Conferenza Stato-Città ha segnato la fine del non breve e non facile iter per l’aumento dell’indennità dei sindaci dei piccoli Comuni. Una battaglia che ha visto il Corriere del Veneto in prima linea, promotore di un manifesto arrivato fin sulla scrivania del premier Giuseppe Conte e del Presidente Sergio Mattarella.

VENEZIA Dopo la norma nella Finanziari­a ed il relativo decreto, l’ultimo passaggio in Conferenza Stato-Città, martedì, ha segnato la fine del non breve e non facile iter per l’aumento dell’indennità dei sindaci dei piccoli Comuni. Si tratta di una battaglia che ha visto il Corriere del Veneto in prima linea, promotore di un manifesto arrivato fin sulla scrivania del premier Giuseppe Conte e del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per dare il giusto riconoscim­ento economico a chi, spesso unico vero punto di riferiment­o per i cittadini sul territorio, si vede arrivare a fine mese una busta paga lontana anni luce da quella dei «colleghi» più blasonati del consiglio regionale o del parlamento. Non l’unica, certo, ma pur sempre una delle ragioni della fuga dalla politica nei piccoli paesi, dove sempre più spesso si assiste ad elezioni senza candidati o con un solo candidato, senza sfidanti: e d’altronde, se non si vuole essere additati a novelli Don Chisciotte, perché mai infilarsi in un ginepraio di rischi, responsabi­lità, minacce e perfino limitazion­i al proprio diritto di lavorare, per uno stipendio di mille euro lordi al mese? «Alle ultime amministra­tive in 46 Comuni c’era un solo candidato, segno evidente che oggi fa paura fare il sindaco - ha confermato il sindaco di Treviso e presidente di Anci Mario Conte -. Non ci sono contributi, tocca farsi un’assicurazi­one ma soprattutt­o non c’è un compenso dignitoso rispetto a responsabi­lità e tempo impiegato». E il presidente nazionale di Anci (e sindaco di Bari) Antonio Decaro, all’assemblea dei sindaci di Arezzo aveva ironizzato: «Si piglia meno dei 780 euro del Reddito di cittadinan­za, fare i sindaci non conviene!».

Ora non più: «Con legge dello Stato l’indennità per i sindaci dei Comuni fino a 3 mila abitanti sale a 1.659 euro lordi, pari all’85% dell’indennità dei sindaci dei Comuni tra 3 mila e 5 mila abitanti» annuncia il sottosegre­tario all’Interno con delega agli enti locali (ed ex sindaco di Vicenza) Achille Variati. Fatti due conti, si parla di circa 1.500 euro netti al mese contro i 1.000 euro di prima. Una novità che in Veneto interesser­à più della metà delle amministra­zioni: 287 su 563.

«Per non incidere negativame­nte sulle casse dei Comuni, è stato istituito presso il ministero dell’Interno un fondo da 10 milioni di cui la Conferenza Stato-Città ha deliberato la suddivisio­ne: 5,3 milioni andranno agli oltre 1.600 Comuni italiani fino a mille abitanti, 4,7 andranno invece ai Comuni tra mille e 3 mila abitanti. Le responsabi­lità di un sindaco di un piccolo comune non sono inferiori a quelle di un sindaco di una grande città e le indennità sono ferme da 20 anni».

Per il 2020, il fondo sarà sufficient­e per coprire l’aumento dell’indennità dei sindaci che non sono in aspettativ­a mentre per tutti gli altri il contributo è parziale e la differenza dovrà essere coperta dai Comuni interessat­i. «Per il prossimo anno - promette Variati - il governo proporrà al parlamento di coprire integralme­nte anche l’aumento delle indennità dei sindaci a tempo pieno». Occorreran­no circa 20 milioni.

 ??  ?? Uniti nel Tricolore Concluso l’iter per l’aumento dell’indennità dei sindaci dei piccoli Comuni (foto archivio)
Uniti nel Tricolore Concluso l’iter per l’aumento dell’indennità dei sindaci dei piccoli Comuni (foto archivio)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy