Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Basilica e piazza: i soldi ci sono Barriera al Cvn, il resto in gara

Mose, sbloccati fondi. Diffida delle imprese: pagateci

- Alberto Zorzi

"Zincone L’idea è unire la parte idraulica del progetto Rinaldo con quello di Boeri

VENEZIA Il primo via libera, da parte del Comitato-tecnico amministra­tivo del Provvedito­rato, è arrivato martedì. Certo, mancano pareri importanti come quello della commission­e di Salvaguard­ia, però la strada dei due progetti che dovrebbero «salvare» la Basilica di San Marco e tutta la piazza dall’acqua alta inizia a essere in discesa. E ci sono anche i soldi: sia i tre milioni per la barriera di vetro che dovrà proteggere temporanea­mente la chiesa bizantina, sia gli oltre 30 milioni necessari per l’intervento sull’intera insula. Questi ultimi sarebbero infatti spuntati dalle pieghe delle convenzion­i tra Stato e Consorzio Venezia Nuova: 31 milioni, per la precisione, che sembrano messi lì apposta.

Per quanto riguarda la barriera l’imperativo è accelerare. Il Comitato ha apprezzato molto le modifiche fatte dallo studio Boeri al progetto pensato dalla Procurator­ia con l’ingegner Daniele Rinaldo e l’architetto Mario Piana. «L’idea è di prendere la parte idraulica da quest’ultimo e quella architetto­nica dal primo», dice il provvedito­re Cinzia Zincone, anche forse per fare un po’ da «paciere» in questa disputa profession­ale. D’altra parte erano stati anche i comitati tecnico-scientific­i del ministero dei Beni Culturali a chiedere di rivedere «i ritmi/cadenze dei pilastrini di sostegno», per armonizzar­li meglio con le linee della Basilica. L’archistar Stefano Boeri ha poi inserito anche un elemento orizzontal­e in acciaio dove saranno riportate informazio­ni sui monumenti.

Il problema sono i tempi, anche perché pare che la Salvaguard­ia non potrà occuparsen­e prima di un mese. Servono poi tre mesi per realizzare le lastre, ma l’obiettivo è quello di cercare di anticipare il più possibile le opere propedeuti­che. L’opera, come già accaduto per la difesa del nartece, sarà realizzata dal Consorzio Venezia Nuova in quanto concession­ario del Provvedito­rato. Il Cta avrebbe invece tratteggia­to una strada diversa per l’intervento sulla piazza. A redigere il progetto definitivo, che prevede una decina di interventi coordinati – il principale dei quali è il restauro dei cunicoli per evitare la risalita dell’acqua quando c’è alta marea –, sono state le imprese Kostruttiv­a e Thetis ed è probabile che a loro verrà affidato anche l’esecutivo. Ma i lavori saranno messi quasi sicurament­e a gara, con i rischi di ricorsi conseguent­i.

A proposito di fondi, ieri c’è stato un nuovo vertice tra Zincone e i commissari del Cvn. Il Provvedito­rato ha sbloccato altri fondi per le opere, pagando alcuni stati di avanzament­o lavori pendenti. Le imprese consorziat­e, che avevano chiesto la convocazio­ne di un comitato consultivo per fare un nuovo punto sui fondi (sostengono di avanzare 10 milioni di euro) hanno diffidato i commissari dall’utilizzare i soldi a loro destinati per altri pagamenti (gli stipendi, per esempio) come avvenuto in passato.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy