Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«Pirata» in Corso del Popolo, colpita la sim
Video hard sullo schermo hacker nella biglietteria Atvo Le immagini sui telefonini
MESTRE Il servizio è stato avviato giusto ieri, una colonnina automatica per l’acquisto dei biglietti per l’autobus che da Mestre arriva fino all’aeroporto. Peccato che, sullo schermo non ci fosse l’interfaccia disegnata dall’azienda ma un filmato scelto dalle pagine di PornHub, il noto sito di condivisione video dedicato alla pornografia, lo YouTube a luci rosse. Opera di un qualche hacker, sembrerebbe, che avrebbe sfruttato la scheda Sim presente nella colonnina utile ad assicurare i servizi di pagamento elettronico via
Pos. «Il problema si è verificato solamente sull’emettitrice di corso del Popolo — dice Fabio Turchetto, il presidente di Atvo — Il fatto che non sia successo niente nel resto della rete ci fa capire come abbiano potuto entrare nel sistema solamente grazie alla scheda telefonica, che evidentemente sono riusciti a scoprire. I nostri tecnici hanno subito ripristinato la colonnina, ma ora sono impegnati a scoprire la vulnerabilità sfruttata dall’hacker: l’azienda che si occupa della nostra struttura informatica lavora con noi da
Denuncia L’azienda ha sporto denuncia. Turchetto: danni solo in quella emettitrice
oltre dieci anni, è la prima volta che succede qualcosa di simile». Un episodio senza ripercussioni: il pirata si è limitato a sostituire le immagini a schermo, senza inserirsi nel meccanismo di pagamento e, soprattutto, senza violare la rete riservata all’acquisto con carta di credito. Atvo ha comunque già sporto denuncia, atto dovuto in casi come questo.
Ieri mattina però un filmato che riprendeva la colonnina incriminata — con tanto di panoramica a mostrare il luogo esatto e di zoomata per inquadrare al meglio il video hard — è rimbalzato attraverso chat private e gruppi di messaggistica istantanea, facendo scattare più di qualche battuta: «Ho ricevuto decine di sms — conferma Turchetto — qualcuno ha pure scherzato sul nostro essere “troppo avanti” come azienda di trasporto pubblico». Con ogni probabilità a registrare il video e a diffondere il file è stato lo stesso hacker responsabile dell’impresa, che ora è ricercato dalle forze dell’ordine.