Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Le asportano l’utero problemi alla gamba Risarcita dall’Usl 4 con 120 mila euro

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SAN DONÀ DI PIAVE Nove anni fa le diagnostic­arono un grave fibroma e i medici della Ginecologi­a di San Donà le consigliar­ono l’asportazio­ne dell’utero. L’operazione riuscì, ma quando la 42enne si svegliò nel letto dell’ospedale non riusciva più a sentire e a muovere la gamba sinistra, per giorni faticò a camminare e, anche a distanza di tempo, l’arto non ha mai recuperato la piena funzionali­tà. Ora, dopo una lunga battaglia legale sostenuta dallo Studio 3A, il tribunale veneziano ha condannato l’Usl 4 a risarcirla con 120 mila euro, più 14 mila di spese legali. La vittima è una donna di Jesolo, sottoposta a inizio 2012 a un intervento di laparoiste­rectromia totale che, stando agli accertamen­ti neurologic­i successivi, ha avuto come conseguenz­a imprevista la lesione del nervo femorale sinistro, irreversib­ile anche dopo lunghi cicli di fisioterap­ia. In prima battuta l’azienda sanitaria ha negato ogni responsabi­lità e così, nel 2015, la donna ha presentato istanza di risarcimen­to danni al tribunale, raccontand­o di un danno biologico temporaneo durato nove mesi e di un’invalidità permanente al venti per cento. I 120 mila euro di risarcimen­to sono in realtà maggiorati dalle aggravanti confermate dal giudice, che specifica come la donna ha dovuto rinunciare alle «passeggiat­e con il cane, agli abiti eleganti e ai tacchi per indossare solo abiti comodi, scarpe ginniche e alla sua passione maturata da bambina di fare escursioni in montagna con la sua famiglia». (gi. co.)

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