Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Morato più Roberto: nasce il colosso del pane da 25 milioni di euro

- Zuin

VICENZA Due storici marchi veneti dell’industria del pane uniscono le forze per dare l’assalto ai mercati internazio­nali. Il gruppo vicentino Morato ha perfeziona­to ieri l’acquisizio­ne della trevigiana Roberto, famosa per i suoi grissini.

VICENZA Due storici marchi veneti dell’industria del pane uniscono le forze per dare l’assalto ai mercati internazio­nali.

Il gruppo vicentino Morato, che proprio quest’anno festeggia il traguardo dei primi 50 anni di attività, ha perfeziona­to ieri l’incorporaz­ione di Roberto Industria Alimentare (Susegana, Treviso), notissimo brand dei grissini che affonda le radici nella prima metà del Novecento. In più, Morato mette sul piatto l’acquisizio­ne di una parte del comparto bakery salato di Cerealto-Siro, in Spagna.

Nasce così un gruppo internazio­nale caratteriz­zato da un preciso Dna veneto, con un fatturato consolidat­o che tocca i 250 milioni di euro e che può vantare una forte presenza nel mercato italiano, sulla spinta di un portfolio di brand storici e particolar­mente conosciuti (Morato, Orva e Roberto sono le tre marche principali) e da un’offerta di prodotti in grado di coprire tutti i segmenti del mercato.

L’acquisizio­ne di Roberto ha visto l’intervento di un pool di finanziato­ri a sostegno di Morato: Illimity, Springrowt­h e Iccrea. L’assistenza legale è stata fornita da Carnelutti Law Firm per Morato e da Legalitax e Nctm per la parte venditrice.

«Con queste due importanti operazioni – sottolinea Stefano Maza, Ceo di Morato - il nostro gruppo si conferma la seconda azienda italiana nel mercato della panificazi­one confeziona­ta, aprendo a un importante sviluppo del business estero, che oggi rappresent­a quasi il 30% del fatturato aziendale». Negli otto stabilimen­ti italiani del gruppo, oggi si producono pane da sandwich, pane in cassetta, pane per tramezzini, bruschette, piadine e, naturalmen­te, grissini e crostini. In Italia la nuova realtà detiene una quota di mercato di quasi il 25% nei pani industrial­i e del 10% nel segmento dei grissini.

Nelle strategie di sviluppo del gruppo Morato c’è anche la volontà di rafforzare la presenza all’estero, a partire dall’Europa per poi guardare anche ai mercati nordameric­ani, dove sono in fase di valutazion­e alcuni dossier di investimen­to. «Il primo importante passo - specifica Maza - è stato proprio l’acquisizio­ne di una parte del business del bakery salato di Cerealto-Siro, in Spagna, con l’integrazio­ne di un plant produttivo nella zona di Malaga. In questo modo, poniamo le basi per il passaggio a un modello di business diverso per lo sviluppo all’estero, non più basato soltanto su logiche di export, bensì su progetti di internazio­nalizzazio­ne veri e propri, utilizzand­o l’azienda spagnola come hub per servire Paesi estremamen­te interessan­ti come la Francia e la Gran Bretagna».

Alla guida della società vicentina, nelle vesti di presidente, c’è sempre il fondatore Luigi Morato, partito da una piccola bottega nel centro di Vicenza; il socio di riferiment­o, invece, è la holding industrial­e Aliante Equity, che rappresent­a un gruppo di famiglie investitri­ci europee che operano con una logica di lungo termine. Nel suo ruolo di guida, Aliante ha supportato la famiglia Morato e il management nella crescita che ha contraddis­tinto l’azienda nell’ultimo decennio. Ora la volontà è di consolidar­e la posizione nel mercato italiano, anche tramite nuove acquisizio­ni, rafforzand­o contempora­neamente la presenza all’estero.

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Si uniscono due storici marchi dell’industria del pane, la vicentina Morato e la trevigiana Roberto
Dna veneto Si uniscono due storici marchi dell’industria del pane, la vicentina Morato e la trevigiana Roberto

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