Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Schiacciato nella pressa Muore davanti ai colleghi
L’incidente alla Dr Costruzioni di Maerne. La vittima era padre di tre figli
MARTELLAGO Aveva appena iniziato il turno, erano da poco passate le sette del mattino e lui aveva già guadagnato la sua postazione, alla pressa piegatrice. La stessa macchina che, di lì a pochi minuti, l’ha ucciso. Vittima dello spaventoso incidente è Michele Favaro, operaio di 54 anni residente a Scorzé, ma originario di Noale. Favaro era al lavoro in via Primo Maggio, nella ditta DR Costruzioni di Maerne, dove era impiegato dal 2014: un’impresa quasi famigliare, che dopo la tragedia non ha potuto continuare le attività, i dieci dipendenti e il titolare ugualmente sotto choc. Il 54enne sarebbe finito proprio sotto la morsa della pressa piegatrice, che si è chiusa su di lui senza lasciargli scampo; un incidente strano, tutto da chiarire: l’apertura in cui Favaro sarebbe scivolato è bassa e rientrante, bisogna chinarsi e allungarsi per infilarcisi, un movimento che non dovrebbe consentire di operare contemporaneamente il meccanismo, che richiede una pressione continua su un pedale. Su questo, come
Come Comune non possiamo che essere vicini alla famiglia di Favaro » . Il drammatico episodio ha suscitato la preoccupazione di politica e parti sociali, che ieri sono tornati a chiedere maggiore sicurezza in tutti i posti di lavoro: «Chiediamo un incontro urgente con il prefetto — hanno detto Fiom, Fim e Uilm — Il rientro dal lockdown rischia di essere segnato dalla rincorsa alla riduzione dei tempi e dei costi per recuperare quanto perso, ma deve essere chiaro a tutti che la sicurezza non è un costo, ma un diritto». Dure anche le parole di Gabriele Scaramuzza, segretario di Articolo Uno: «Non possiamo evitare di denunciare come, nel Veneto, solo nell’ultimo mese siano morte sei persone nei luoghi di lavoro, praticamente uno ogni cinque giorni. Si riparta dal protocollo sulla sicurezza sottoscritto più di un anno fa da Regione Veneto, sindacati e organizzazioni d’impresa, rimasto per larga parte inattuato».
Michele Favaro lascia nella sua casa di Gardigiano di Scorzé la moglie e tre figli; prima di annunciare la data del funerale sarà necessario attendere il nulla osta della magistratura, che potrebbe disporre ulteriori esami per chiarire l’accaduto.