Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il Venezia cerca il fattore Penzo Dionisi: «Più rabbia in campo»
In Laguna un Ascoli con buone individualità, rinfrancato dal cambio di allenatore Il tecnico arancioneroverde: «Servono 47 punti, si deve tornare a vincere in casa»
L’ultimo allenamento si conclude quando fuori ormai le luci si spengono. E quando Alessio Dionisi sta tirando le somme per le scelte antiAscoli. Oggi alle 21 al Penzo andrà in scena una partita determinante per la salvezza e un successo nei novanta minuti avrebbe un valore incalcolabile. Permetterebbe, infatti, di staccare una diretta concorrente, orientando al contempo lo scontro diretto in direzione laguna. E probabilmente significherebbe un’iniezione di fiducia impagabile a livello psicologico: «Ma dopo la partita di oggi – spiega Dionisi – ce ne sono altre otto, per cui in ogni caso il nostro campionato non finirebbe certo ora. In questo momento l’Ascoli non lo vorrebbe affrontare nessuno, ha individualità forti davanti ma anche negli altri ruoli. All’inizio doveva lottare come minimo per i playoff, è una squadra forte che affrontiamo in un momento difficile in cui viene da due sconfitte ravvicinate. Hanno cambiato allenatore, a volte la reazione del gruppo è fastidiosa ed è un ostacolo in più. L’Ascoli ci conosce, noi conosciamo le loro individualità ma non sappiamo come giocherà. Conosco
un po’ Dionigi, ma non so come schiererà la squadra, anche se il suo passato farebbe pensare a una difesa a tre come punto di partenza».
Gli spifferi che arrivano dal quartier generale bianconero, infatti, confermano l’impressione di Dionisi: Dionigi pensa al 3-4-2-1 con Leali in porta
e la retroguardia formata da Gravillon, Brosco e Ranieri. Sulle corsie laterali Andreoni e Sernicola (quest’ultimo in vantaggio su Padoin) con Cavion e Troiano in mezzo. Sulla trequarti dovrebbero agire Morosini e Ninkovic a sostegno del centravanti Scamacca. Da non scartare l’ipotesi 35-2 con l’inserimento di Eramo sulla linea mediana ed uno tra Ninkovic e Morosini in attacco con Scamacca.
Quanto al Venezia, il modulo rimarrà uguale e, considerate le non perfette condizioni fisiche di Modolo, il capitano dovrebbe cominciare ancora una volta dalla panchina. Il dubbio maggiore è in mezzo fra Lollo e Caligara e Dionisi non contribuisce a fugarlo: «Forse è colpa mia che non ho dato troppa continuità in quel ruolo – chiosa il tecnico arancioneroverde - cerco di scegliere in funzione di quello che serve alla squadra. Lollo comunque ha fatto abbastanza bene a Trieste, magari può fare meglio ma sono contento di lui». Per salvarsi, secondo Dionisi, non basteranno 45 punti: « Ai ragazzi – chiude - ho posto come obiettivo la salvezza. Penso che ci vorranno più di 45 punti per mantenere la B, bisogna arrivare secondo me almeno a 47. Sul Penzo si potrebbero fare tante battute, non siamo stati molto bravi sinora nel nostro stadio. Siamo arrabbiati per la mancata vittoria col Pordenone, dobbiamo mettere la nostra rabbia sul campo».