Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Tromba d’aria a Teglio case e aziende scoperchia­te albero sull’istituto di cura

Cadute linee elettriche e telefonich­e

- Gi.Co.

TEGLIO VENETO Mezz’ora di disastro o poco più, ma un elenco dei danni lungo anche se ancora tutto da definire, tra tetti divelti, capannoni scoperchia­ti e cavi della luce trascinati a terra dagli alberi abbattuti.

Ieri pomeriggio, poco prima delle 15, una tromba d’aria ha travolto Teglio Veneto, facendosi anticipare da grandine e pioggia a raffica. Il vento ha causato danni in tutto il territorio comunale, obbligando i vigili del fuoco e i volontari della protezione civile a intervenir­e da tutti i Comuni vicini e a istituire una centrale operativa d’emergenza a Portogruar­o, attraverso la quale sono stati coordinati i soccorsi. Nessuna persona è rimasta ferita, ma il numero dei tetti danneggiat­i non si conta: «Abbiamo già avviato le procedure per chiedere lo stato di crisi - spiega il sindaco Oscar Cicuto - per fortuna i soccorrito­ri sono arrivati subito e in forze». Alle 20 i pompieri erano ancora impegnati a liberare i cavi elettrici dagli alberi caduti. Oltre ai tantissimi comignoli, antenne e tegole strappati dalla forza del vento, Teglio vede due aziende scoperchia­te (un’impresa agricola e la Agrinord di via dell’Artiginato, dove sono andati in frantumi anche i vetri delle finestre), tre case private che hanno perso parti di tetto (una, per consentire alla famiglia di dormirci, ha visto montare una serie di teloni cerati a coprire i buchi); il caso più grave ha visto un’intero albero precipitar­e sul tetto di una casa di cura, in via dell’Unione, fortunatam­ente anche in questo caso senza causare feriti.

Tre tratti della linea elettrica aerea sono stati interrotti dai rami strappati e un intero palo della linea telefonica finito a terra. I guai hanno coinvolto anc h e i c amp i sportivi comunali: i piloni più grandi, quelli che montano i riflettori, sono rimasti al loro posto ma per i pali che compongono la recinzione non c’è stato molto da fare. Almeno una decina le chiamate da privati ai vigili del fuoco, che hanno anche dovuto rimettere in sicurezza le strade e liberare l’asfalto da rami e calcinacci, finiti ovunque.

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