Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Mondiali, Cortina si riprende il 2021
Verdetto della Federazione: nessun rinvio. Alessandro Benetton (Fondazione): renderemo onore all’Italia
CORTINA La Federazione internazionale di sci ha deciso: i Mondiali di Cortina si terranno nel 2021 come previsto, nessuno slittamento. I timori per il ritorno del coronavirus e dunque per la possibile, improvvisa cancellazione dell’evento, sono stati leniti dalla promessa di un contributo da parte della Fis di circa 9 milioni di euro, a copertura del buco che si verrebbe a creare. Perplesso Zaia, mentre Comune e Fondazione assicurano: «Ce la faremo».
Nessuno slittamento, i
CORTINA Mondiali di sci si terranno a Cortina come previsto dal 7 al 21 febbraio 2021. L’ha deciso ieri il Consiglio della Fis, la Federazione internazionale di sci. «Sono molto contenta soprattutto per Cortina, perché dopo avere saltato le Finali lo scorso marzo si merita un evento così importante nella data fissata originariamente - ha esultato la detentrice della coppa del mondo Federica Brignone -. Disputare nel 2022 due grandi eventi come le Olimpiadi (a febbraio, a Pechino, ndr.) e i Mondiali (a marzo a Cortina, ndr.), ci avrebbe creato qualche problema. Per la mia carriera sono anni positivi e ho veramente voglia di fare un grande risultato in casa, spero davanti a tutti i tifosi».
Il rinvio al 2022 era stato ipotizzato dalla Fisi, la Federazione italiana, di concerto con la Fondazione organizzatrice dell’evento, il Comune e la Regione, per via dei timori legati al ritorno del coronavirus, eventualità che potrebbe portare ad una nuova emergenza sanitaria, un nuovo lockdown e, di conseguenza, all’improvvisa cancellazione dell’evento. Se così fosse, sarebbe un duro colpo da assorbire, perché oltre al danno economico (stimato in circa 30 milioni), Cortina patirebbe pure quello d’immagine, avendo già dovuto cancellare per via del covid19, come ricordato da Brignone, le Finali della Coppa del mondo previste nel marzo scorso.
Per superare le obiezioni italiane, la Fis si è impegnata a garantire 10 milioni di franchi svizzeri (poco più di 9 milioni di euro) nel caso in cui tutto precipitasse ed a valutare l’assegnazione a Cortina di un’altra edizione dei Mondiali prima dei Giochi olimpici invernali
"D’Incà
Il governo ha già investito fortemente su questo evento e daremo, se necessario, il nostro sostegno finanziario per tutelare gli investiment i messi in campo
Opere sportive ok
La Fondazione assicura che gli impianti saranno pronti per l’avvio delle gare
del 2026, che evidentemente godrebbero dell’effetto traino. «Nell’ultimo mese e mezzo è stata strettissima la collaborazione fra tutti gli attori coinvolti - spiega in una nota la Fisi -. Il segnale è che il Mondiale possa essere il primo, grande evento internazionale post-Covid, disputato nella massima sicurezza ma con le forme tradizionali. Sia da Fis, che da altri stakeholders sono
arrivate garanzie a supporto dell’evento italiano, che potranno aiutare gli organizzatori e la Federazione italiana a celebrare un evento di alto livello, ottimizzando gli investimenti già fatti e quelli ancora da ultimare».
Se le infrastrutture stradali sono in alto mare (le quattro varianti di Tai, Valle, San Vito e Cortina non saranno pronte prima del 2024), quelle sportive, assicura la Fondazione guidata da Alessandro Benetto, sono a buon punto: sono stati terminati i restyling delle piste Olympia, Vertigine, Druscié, creata una nuova pista (la Lino Lacedelli sulle 5 Torri), è stata realizzata e inaugurata una nuova cabinovia Cortina-Col Drusciè «Freccia nel cielo», completato il sistema antivalanghivo per la messa in sicurezza dell’area Pomedes-Ra Valles, ridisegnata e completata la Finish Area di Rumerlo, e prima dell’inverno la Fondazione conta di poter concludere i lavori della nuova cabinovia Son dei Prade – Bai de Dones, che permetterà di allegger i r e il t r a f f i c o ve r s o il Falzarego.
«Ci sono stati garantiti supporto nell’organizzazione e risorse in caso di cancellazione, bene così» commenta il presidente della Fisi, Flavio Roda. Anche il governo, col ministro per i rapporti con il parlamento Federico D’Incà promette di fare la sua parte («Bisogna ridare fiducia al territorio ritornando gradualmente alla normalità, il governo ha già investito fortemente su questo evento e daremo, se necessario, il nostro sostegno finanziario per tutelare gli investimenti messi in campo») mentre il sindaco di Cortina, Giampietro Ghedina, rassicura: «Noi siamo comunque pronti, ora dovremo lavorare con flessibilità, essendo una Spada di Damocle quello che potrebbe succedere in autunno, con un eventuale ritorno dell’emergenza sanitaria». Il governatore Luca Zaia resta convinto che «posticipare i Mondiali al 2022 sarebbe stato più tutelante per noi, sia dal punto di vista delle risorse sia dal punto di vista sanitario. Prendiamo atto della decisione della Fisi, ora pancia a terra » . Chiude Benetton: «Con la nostra disponibilità a posticipare l’evento, volevamo fare un capolavoro ma saremo pronti in ogni caso, dimostrando che un Mondiale può cambiare la storia di un territorio nonostante le avversità. La squadra è pronta: Cortina 2021 sarà decisiva per rimettere in circolo energie positive nel Paese e tornare a guardare al domani con la fiducia e l’orgoglio di essere italiani».