Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Piadine artigianal­i «Prodotto diverso ma servono i turisti»

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VENEZIA Un angolo di Emilia Romagna a due passi dal Canal Grande. E’ l’idea del ristorator­e veneziano Carlo Salini che aveva pensato di aprire la piadineria artigianal­e «Santa Sofia 4190», in Strada nova, per lavorare con la quantità di turisti cui Venezia era abituata. Poi la pandemia e il crollo delle presenze. Ma nonostante tutto ha deciso di andare avanti con l’entusiasmo del primo momento e ha aperto lo scorso 17 giugno. «Avevamo già finanziato tutto tre settimane prima del lockdown, con un piano di business che si basava sulla presenza di 30 milioni di visitatori — racconta il titolare — Ora vediamo solo qualche turista che arriva a Venezia in macchina, e non possiamo lavorare solo con i residenti. Facciamo un tentativo con il massimo slancio: cercheremo di rimanere aperti con le unghie e con i denti. MA se la situazione rimane così non sarebbe sostenibil­e per noi». Salini viene dall’esperienza dell’osteria al Museo di Burano, di cui è socio e ha voluto scommetter­e sulla piadina: «Avevo voglia di fare qualcosa di diverso ho deciso di portare a Venezia un prodotto di qualità che non fosse già presente in città». Tutte le piadine sono artigianal­i dall’impasto alla farcitura: «Le produciamo noi ogni giorno e le cuociamo al momento. Cerchiamo di usare i prodotti del territorio». (p. c.)

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