Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Operazione Apocalisse chiesti 124 anni per traffico di droga
VENEZIA Trent’anni di reclusione a testa per le due persone considerate al vertice dell’organizzazione, che sommate a quelle richieste per altri imputati porta il totale a 124. Tanti sono gli anni di carcere che il sostituto procuratore antimafia Lucia D’Alessandro ha chiesto per dieci imputati coinvolti nell’operazione antidroga «Apocalisse». L’intervento era stato condotto dalla Guardia di Finanza di Venezia e Trieste nel 2016 e aveva portato a stroncare un ingente traffico di droga che portava a Chioggia e Milano eroina e marijuana dai Balcani ma anche cocaina ed hashish dal Marocco e dalla Spagna. L’operazione era nata a Pordenone dove, in seguito a un arresto per droga, gli inquirenti tentarono di ricostruire la catena dei fornitori. Poco dopo le fiamme gialle riuscirono ad assestare un duro colpo all’organizzazione sequestrando un quintale di droga composto da diversi tipi di sostanze stupefacenti. I destinatari delle richieste di condanne più pesanti proposte ieri sono Lorenzo Dei Meneghetti (avvocato Serpico) e Armando Boscolo Meneguolo (difeso da Bissi), ritenuti dall’accusa «capi e promotori dell’organizzazione». Per ciascuno di loro D’Alessandro ha chiesto una condanna a 30 anni. Tra gli imputati figura anche l’avvocato chioggiotto Giacomo Gamba (difeso dall’avvocato De Franceschi), accusato di favoreggiamento, subornazione di testimone e induzione a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria. Nei suoi confronti il sostituto procuratore ha proposto una condanna a 3 anni e 6 mesi. Per altri sette imputati sono stati chieste pene che oscillano dai 6 ai 12 anni di reclusione. Per altri cinque il pm ha chiesto l’assoluzione. Durante la requisitoria il pubblico ministero ha preso in esame numerosi episodi, concludendo il proprio intervento alle prime ore della sera. Nelle prossime udienze toccherà alle difese. (a. r. t.)