Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Uccide l’ex marito della compagna

Omicidio a Mira, nel Veneziano, al culmine dell’ennesima lite per motivi sentimenta­li

- Giacomo Costa

MIRA (VENEZIA) Un uomo ha ucciso con due colpi di pistola l’ex marito della compagna al termine di una lite. È accaduto nelle prime ore di ieri a Mira, nel Veneziano. La vittima si chiamava, Andrea Baldan, un mestrino di 51 anni. Per l’omicidio i carabinier­i hanno arrestato un coetaneo della vittima Simone Meggiato, di Oriago. Il movente sarebbe legato al rapporto che in passato aveva unito Baldan e l’attuale compagna di Meggiato.

MIRA (VENEZIA) Tre, forse quattro colpi di pistola esplosi nella notte, nel silenzio di una strada residenzia­le. Non sono stati sufficient­i neppure per svegliare tutti i residenti e, anche tra chi ha aperto gli occhi, tanti hanno scosso la testa maledicend­o quei «petardi». Eppure sono bastati appena due di quei proiettili per lasciare a terra, senza vita, Andrea Baldan, una montagna umana di 51 anni e un passato da atleta «pesante».

Questione di pochi attimi. Quelli in cui un litigio - l’ennesimo - tracimato in qualcosa di tragico, tanto inaspettat­o da lasciare sotto choc anche chi aveva il dito sul grilletto, Simone Meggiato, anche lui classe 1969. I due coetanei hanno discusso, sono venuti alle mani e finiti a terra, ma tra i due c’era la calibro nove di Meggiato, che nella confusione ha esploso una serie di colpi.

Il dramma si è consumato nella notte tra venerdì e sabato, a Oriago di Mira, nel Veneziano, una tragedia in realtà figlia di una situazione pesante che si trascinava da mesi, finendo spesso in questura o addirittur­a in tribunale. Baldan e Meggiato avevano un amore in comune: il secondo era infatti l’attuale compagno dell’ex moglie del primo, da cui lo sportivo divenuto motociclis­ta aveva anche avuto due figli; Baldan e la moglie, G. G., si erano lasciati circa quattro anni fa, sembra senza troppe tensioni. Qualche mese fa le cose sono cambiate, i rapporti si sono inaspriti, in particolar­e a causa di una certa insofferen­za del 51enne nei confronti del nuovo compagno dell’ex moglie; difficile ricostruir­e con esattezza la catena di accuse e di colpe, ma la situazione era tanto degenerata da risolversi in un ordine del giudice, che imponeva all’ex marito di tenersi ad almeno duecento metri dalla vecchia fiamma.

Prima ancora, c’erano state le denunce sporte anche da Meggiato, a raccontare di un’esasperazi­one crescente. Non è chiaro per quale motivo la notte scorsa Baldan abbia deciso di presentars­i in via Piave, se ci sia stato qualche episodio specifico a spingere il 51enne in questo blitz: la sua moto ha iniziato a rombare davanti a casa di Meggiato dopo la mezzanotte, poi avrebbe suonato il campanello.

Stando alle parole del legale di Meggiato, l’avvocato Tiziana Nordio, il 51enne, quella sera solo in casa, era terrorizza­to da cosa avrebbe potuto fargli l’ex atleta che già in passato l’aveva minacciato di morte e di «farlo finire su una sedia a rotelle», per questo quando è uscito di casa si è portato dietro due pistole: la prima era in realtà uno spray urticante per l’autodifesa, sagomato come un’arma da fuoco; la seconda una vera calibro nove, regolarmen­te denunciata da Meggiato, che nel tempo libero si tiene occupato sparando al poligono.

I due rivali si sarebbero fronteggia­ti in strada, Meggiato ha puntato contro Baldan l’arma a spruzzo ma il motociclis­ta non si sarebbe lasciato intimidire, anzi avrebbe reagito scagliando­si contro Meggiato, disarmando­lo. Qui la ricostruzi­one diventa incerta: i due si sono ritrovati a terra, la pistola si è inserita nella zuffa e sono partiti gli spari, secondo l’avvocato di Meggiato mentre Baldan si trovava sopra al suo assistito. Il primo colpo ha ferito proprio Meggiato, trapassand­ogli la mano sinistra; altri due proiettili, invece,

Foto, Errebi)

Denunce In passato i due si erano denunciati a vicenda Il giudice ordinò di restare distanti

hanno trovato il corpo di Baldan. Il rumore ha richiamato fuori alcuni vicini, uno avrebbe urlato a Meggiato di lasciare la pistola, ordine da lui eseguito con scrupolo, addirittur­a sganciando il caricatore; il 51enne appariva sconvolto, appena si è reso conto di cosa fosse successo ha cercato di rianimare Baldan, unendosi agli sforzi di una giovane infermiera anche lei residente in via Piave e subito corsa a cercare di aiutare.

Quando sul posto sono arrivati i carabinier­i e i sanitari del Suem, però, non c’era già più nulla da fare: il corpo di Baldan è stato messo a disposizio­ne dell’autorità giudiziari­a, Meggiato è stato accompagna­to in ambulanza al pronto soccorso, dove è stato medicato alla mano, messa sotto un gesso; poi è stato portato al carcere di Santa Maria Maggiore, l’accusa è di omicidio volontario.

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Il movente sarebbe da attribuire a ragioni sentimenta­li, legate al rapporto che in passato aveva unito Baldan e l’attuale compagna di Meggiato
La vittima si chiamava , Andrea Baldan, un mestrino di 51 anni. Per l’omicidio i carabinier­i hanno arrestato un coetaneo della vittima Simone Meggiato, di Oriago. Il movente sarebbe da attribuire a ragioni sentimenta­li, legate al rapporto che in passato aveva unito Baldan e l’attuale compagna di Meggiato
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Le indagini I controlli e gli accertamen­ti dei militari in via Piave ad Oriago dove è avvenuto il delitto (

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