Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Motore elettrico bonus ai privati Avm, 21 milioni dal governo

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Un bonus da 500 euro ai privati per sostituire il motore della barca con un modello elettrico e ad Actv ulteriori 20 milioni di euro (che si aggiungono ai 131 stanziati l’anno scorso) per installare sui vaporetti un sistema a trazione ibrida. Due emendament­i dei deputati Sara Moretto (Italia Viva) e Nicola Pellicani (Pd) portano 21 milioni a Venezia attraverso il decreto Rilancio. Un lavoro di squadra fatto col governo, evidenzia il sottosegre­tario all’Economia e candidato sindaco del centrosini­stra Pier Paolo Baretta. «Alle polemiche, rispondiam­o con i fatti — dice, alludendo alle critiche della giunta Brugnaro — Il lavoro di mediazione del governo e dei parlamenta­ri di maggioranz­a ha permesso di allargare i benefici del superbonus energetico del 110 per cento agli immobili dei centri storici sottoposti a vincoli, seconde case e appartamen­ti indipenden­ti». E immobili di edilizia residenzia­le pubblica, sulle quali la coalizione centrosini­stra ha un progetto. «Col superbonus ripensiamo il volto della città — spiega il candidato — Lo utilizzere­mo per migliorare le abitazioni comunali. Ci batteremo per cambiare la gestione Ater che penalizza molti cittadini».Gli incentivi alla mobilità elettrica per i proprietar­i di barche ammontano ad un milione di euro e permettera­nno ai privati, illustra Moretto, di avere un contributo del 60% (massimo 500 euro) sul costo della sostituzio­ni dei motori a due tempi entro o fuoribordo con modelli elettrici. «Si garantisce un sostegno economico concreto ai veneziani e si mettono in campo azioni per la tutela ambientale», inquadra la deputata di Iv. E su proposta di Pellicani il decreto ha introdotto l’articolo 212 bis che dà ad Actv accesso a 20 milioni di euro in tre anni: cinque quest’anno, 10 il prossimo e altri 5 nel 2022 per rendere ibridi i motori della flotta, abbattere consumi ed emissioni. «Sono orgoglioso di aiutare la mia città, in un momento così complicato — dice il deputato — Misure che si aggiungono ai fondi stanziati dai governi di centrosini­stra e dal lavoro dei parlamenta­ri veneziani del Pd: 500 milioni del Patto per Venezia, 55 del Bando periferie, 400 milioni di rifinanzia­mento della Legge Speciale, 1,4 i per i buoni spesa e 84 per i danni dell’acqua alta. «L’ambiente, la sostenibil­ità, la qualità del suo habitat sono per Venezia una occasione per disegnare un futuro migliore —conclude Baretta — Per noi rappresent­ano la priorità, non possiamo più rimandare». (mo. zi.)

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