Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Mascherine in barca e sulle rive Redentore, scanner ai check point

Posti in acqua solo su prenotazio­ne, limiti a bordo. Dovrà esserci l’elenco di tutti i passeggeri

- Matteo Riberto

VENEZIA I posti in acqua saranno illimitati, ma anche chi parteciper­à al Redentore in barca dovrà prenotare comunicand­o al Comune la sua presenza. È una delle tante prescrizio­ni che regolerà la festa più amata dai veneziani che quest’anno, vista l’emergenza sanitaria, sarà soggetta a restrizion­i. Nei giorni scorsi, infatti, si sono susseguiti i confronti tra Vela, Comune, Usl, Capitaneri­a, Prefettura e Forze dell’ordine per determinar­e le linee guida che regolerann­o l’evento. E martedì ci sarà un altro tavolo tecnico, della questura, a cui seguirà quello del Comitato dell’ordine e della sicurezza pubblica nel quale si validerà il piano globale. Gli ultimi nodi da sciogliere riguardano l’organizzaz­ione della festa in acqua: la partecipaz­ione in barca, vista la necessaria riduzione delle presenze lungo le rive, sarà infatti incentivat­a e potrebbero esserci molte più imbarcazio­ni delle ventimila contate l’anno scorso.

Ad oggi — anche se bisogna attendere la convalida delle autorità — è previsto che tutte le barche che vorranno partecipar­e al Redentore dovranno comunicarl­o preventiva­mente. Un modo per consentire agli organizzat­ori di avere un’anagrafica precisa di chi sarà presente all’evento per comunicarg­li così tutte le prescrizio­ni previste. Al termine della registrazi­one, che avverrà tramite il portale del Comune di Venezia Dime, verrà rilasciato un contrasseg­no da esibire durante la serata dove sarà anche indicata l’area di bacino riservata all’imbarcazio­ne: come ogni anno saranno infatti previste zone omogenee per tipologia di barca. Ogni imbarcazio­ne dovrà poi avere l’elenco di tutte le persone presenti a bordo, misura fondamenta­le qualora ci fosse la necessità di un contact tracing (la ricostruzi­one dei contatti avuti da una persona positiva). Ma i nodi da sciogliere sono anche altri: azienda sanitaria e Capitaneri­a stanno valutando il numero massimo di persone che potranno essere presenti nei natanti alla luce delle norme di distanziam­ento. Un «topo» omologato per quattro passeggeri ad esempio negli anni passati godeva di una deroga per l’evento potendo trasportar­e fino a venti persone, ma quest’anno il numero sarà inferiore.

E le mascherine? Varranno con ogni probabilit­à le regole del diportismo: una famiglia in barchino non dovrà usarle mentre i passeggeri di un’imbarcazio­ne da trasporto che non fanno parte dello stesso nucleo familiare sì. Le linee guida per la festa in acqua attendono ora di essere validate, come quelle previste per chi assisterà allo spettacolo pirotecnic­o dalle rive alle quali si potrà accedere solo su prenotazio­ne. E i posti saranno limitati: se l’anno scorso erano presenti 70 mila persone, quest’anno potranno essercene circa in ventimila (13 mila a San Marco, cinquemila alla Giudecca; duemila mila alle Zattere) con il 30 per cento dei posti che sarà destinato ai clienti degli alberghi e il 70 ai veneziani che avranno priorità su tutto il territorio metropolit­ano.

Ci si prenoterà sul portale Dime dove verrà rilasciato un Qr code personale da esibire ai check point al momento dell’ingresso, che sarà scaglionat­o e in orari prefissati (quindi niente più assembrame­nti per arrivare a Venezia e corsa alle rive migliori come era nella tradizione). Ai check point verrà misurata la temperatur­a e verificato il possesso della mascherina che, a meno di modifiche, sarà obbligator­ia. Le rive verranno quindi suddivise in quadranti con dei segnaposto di quattro metri quadrati in ognuno dei quali potrà stare una famiglia o un gruppo di massimo tre persone. Le macroaree di San Marco, Giudecca e Zattere verranno infine divise in sottozone, ognuna con acceso e uscita specifica e limitata: non sarà possibile spostarsi da una all’altra.

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