Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Mascherine in barca e sulle rive Redentore, scanner ai check point
Posti in acqua solo su prenotazione, limiti a bordo. Dovrà esserci l’elenco di tutti i passeggeri
VENEZIA I posti in acqua saranno illimitati, ma anche chi parteciperà al Redentore in barca dovrà prenotare comunicando al Comune la sua presenza. È una delle tante prescrizioni che regolerà la festa più amata dai veneziani che quest’anno, vista l’emergenza sanitaria, sarà soggetta a restrizioni. Nei giorni scorsi, infatti, si sono susseguiti i confronti tra Vela, Comune, Usl, Capitaneria, Prefettura e Forze dell’ordine per determinare le linee guida che regoleranno l’evento. E martedì ci sarà un altro tavolo tecnico, della questura, a cui seguirà quello del Comitato dell’ordine e della sicurezza pubblica nel quale si validerà il piano globale. Gli ultimi nodi da sciogliere riguardano l’organizzazione della festa in acqua: la partecipazione in barca, vista la necessaria riduzione delle presenze lungo le rive, sarà infatti incentivata e potrebbero esserci molte più imbarcazioni delle ventimila contate l’anno scorso.
Ad oggi — anche se bisogna attendere la convalida delle autorità — è previsto che tutte le barche che vorranno partecipare al Redentore dovranno comunicarlo preventivamente. Un modo per consentire agli organizzatori di avere un’anagrafica precisa di chi sarà presente all’evento per comunicargli così tutte le prescrizioni previste. Al termine della registrazione, che avverrà tramite il portale del Comune di Venezia Dime, verrà rilasciato un contrassegno da esibire durante la serata dove sarà anche indicata l’area di bacino riservata all’imbarcazione: come ogni anno saranno infatti previste zone omogenee per tipologia di barca. Ogni imbarcazione dovrà poi avere l’elenco di tutte le persone presenti a bordo, misura fondamentale qualora ci fosse la necessità di un contact tracing (la ricostruzione dei contatti avuti da una persona positiva). Ma i nodi da sciogliere sono anche altri: azienda sanitaria e Capitaneria stanno valutando il numero massimo di persone che potranno essere presenti nei natanti alla luce delle norme di distanziamento. Un «topo» omologato per quattro passeggeri ad esempio negli anni passati godeva di una deroga per l’evento potendo trasportare fino a venti persone, ma quest’anno il numero sarà inferiore.
E le mascherine? Varranno con ogni probabilità le regole del diportismo: una famiglia in barchino non dovrà usarle mentre i passeggeri di un’imbarcazione da trasporto che non fanno parte dello stesso nucleo familiare sì. Le linee guida per la festa in acqua attendono ora di essere validate, come quelle previste per chi assisterà allo spettacolo pirotecnico dalle rive alle quali si potrà accedere solo su prenotazione. E i posti saranno limitati: se l’anno scorso erano presenti 70 mila persone, quest’anno potranno essercene circa in ventimila (13 mila a San Marco, cinquemila alla Giudecca; duemila mila alle Zattere) con il 30 per cento dei posti che sarà destinato ai clienti degli alberghi e il 70 ai veneziani che avranno priorità su tutto il territorio metropolitano.
Ci si prenoterà sul portale Dime dove verrà rilasciato un Qr code personale da esibire ai check point al momento dell’ingresso, che sarà scaglionato e in orari prefissati (quindi niente più assembramenti per arrivare a Venezia e corsa alle rive migliori come era nella tradizione). Ai check point verrà misurata la temperatura e verificato il possesso della mascherina che, a meno di modifiche, sarà obbligatoria. Le rive verranno quindi suddivise in quadranti con dei segnaposto di quattro metri quadrati in ognuno dei quali potrà stare una famiglia o un gruppo di massimo tre persone. Le macroaree di San Marco, Giudecca e Zattere verranno infine divise in sottozone, ognuna con acceso e uscita specifica e limitata: non sarà possibile spostarsi da una all’altra.