Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Vimm, un traghettatore come direttore scientifico Accordo su Semenzato
Caso Pandolfi, un altro cda ad alta tensione
PADOVA Scintille nel cda del Vimm di martedì, il caso Pandolfi infiamma ancora gli animi. Spunta il nome del possibile direttore scientifico, che in attesa di una nomina da «call» internazionale, dovrebbe ricoprire l’incarico per un tempo limitato. Il professionista, un «traghettatore» indicato dalla presidenza, su cui al momento ci sarebbe accordo tra cda e ricercatori, è Gianpietro Semenzato, oncologo, e avrà come vice Maria Pennuto, ricercatrice specializzata nelle patologie neurodegenerative. Le due nomine dovrebbero essere ratificate nel cda del 17 luglio.
Ma al di là dell’accordo su Semenzato, lo scontro non è mancato nel consiglio di amministrazione di martedì. La frattura resta. Da una parte ricercatori e scienziati dell’Istituto, che cercano di inchiodare la presidenza alle proprie responsabilità per la scelta di Pier Paolo Pandolfi come direttore, sebbene accusato di presunte molestie sessuali e frode scientifica e continuano a caldeggiare le dimissioni del presidente Francesco Pagano, dall’altra la governance dell’Istituto Veneto di Medi c ina Mol e col a re (Vimm), appoggiata da alcuni dei Pi (ricercatori responsabili dei laboratori) che tira dritto e zittisce il fronte di rivolta interno.
Compatta la governance: il presidente Francesco Pagano e la vicepresidente Giustina Destro. Con loro martedì in cda anche Tullio Pozzon ex direttore scientifico Vimm e Stefano Schiaffino co-fondatore Vimm e professore emerito. E se le dimissioni di Pagano, pregato di fare un passo indietro per il caso Pandolfi (mantenendo la carica di presidente emerito), erano state chieste anche dal Comitato degli scienziati (tra cui due Nobel), lo Scientific Advisory Board, attraverso il presidente Wolfang Baumeister, ora spunta lo scambio di lettere tra gli scienziati e Pagano, in cui il presidente Vimm attacca il Board. Il Comitato degli scienziati premi Nobel ( Scientific Advisory Board “Sab”) aveva scritto a Pagano definendo la nomina di Pandolfi «un colpo di Stato», in quanto decisa senza consultare il Sab. E chiedeva a Pagano come avesse potuto nominare direttore uno scienziato sotto accusa per manipolazione dati in diversi lavori scientifici e allontanato da Harvard per presunte molestie sessuali. Invitandolo a riflettere che se un nome del calibro di Pandolfi dalla prestigiosa Harvard va a rintanarsi in un laboratorio nel deserto del Nevada, qualche domanda bisognava farsela. E chiedeva a Pagano di «rivedere la decisione per evitare ulteriori danni alla reputazione del Vimm». La risposta di Pagano contro gli scienziati e Nobel è stata di fuoco. In seguito, lo Scientific Advisory Board, come noto, si è dimesso in massa. «Scienziati seri dovrebbero attenersi a fonti primarie serie. Anche il giudizio sul Nevada Desert Institute è superficiale», scriveva Pagano. E ancora: «Da statuto Vimm ho il diritto di nominare il direttore scientifico senza consultare il Sab». Insistendo poi su «Pandolfi non è stato espulso da Harvard, ha semplicemente deciso di tornare in Italia. La sua carriera ha integrità e produttività eccezionali».
A difesa di Pandolfi, la lettera di un chirurgo in pensione dell’Università di Trento, il professor Claudio Eccher, che sostiene «si è voluto demolire un mito della ricerca». E sulle molestie sessuali per cui Pandolfi è stato allontanato da Harvard, scrive: «Quando finisce il corteggiamento, che all’elemento femminile non dispiace, e quando inizia la molestia?». Concludendo: «La cosa più importante è che Pandolfi abbia chiesto scusa alla moglie».
"Pagano Pier Paolo Pandolfi non è stato espulso da Harvard, ha semplicemente deciso di tornare in Italia. La sua carriera ha integrità e produttività eccezionali