Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Niente pellicole dall’America pochi spettatori nelle sale il cinema Candiani «chiude»

Film sospesi fino ad agosto. Furlan: perso un milione

- Matteo Riberto

MESTRE Le uscite dei grandi film americani sono state posticipat­e e, in scia, anche le principali produzioni italiane hanno rimandato il lancio delle pellicole di punta tra ottobre e dicembre. E così il settore è in crisi nera, tanto che l’Img Cinemas Candiani ha deciso di chiudere le sue sale dal 20 luglio al 18 agosto, sperando che in quella data le produzioni riprendano. « I grandi film americani che fanno da traino hanno posticipat­o la data di uscita – spiega Gianantoni­o Furlan, titolare del multisala nel cuore di Mestre – c’è solo una data fissata (il 26 agosto per il nuovo film di Nolan) e non è detto che sia rispettata. In queste settimane abbiamo fatto il possibile con quello che offriva il mercato: film in piattaform­a e un po’ di vecchie pellicole. Abbiamo raschiato il fondo dei magazzini ma adesso era impossibil­e proseguire. Riapriremo il 19 agosto se arrivano i film, se no aspetterem­o ancora».

Il Candiani era stato uno dei primi cinema a riaprire con le sale che – rispettand­o le diverse norme di sicurezza – erano state messe a disposizio­ne del pubblico già il 15 giugno. Ma queste due settimane, complici anche le belle giornate, sono state difficili: niente pubblico, pochi biglietti timbrati e i costi di mantenere aperto il servizio che non venivano compensati dalle vendite. « Non era mia intenzione chiudere ma in queste condizioni non era possibile andare avanti – prosegue Furlan – adesso attendiamo Venezia (la Mostra del Cinema) per capire cosa propone e se ci saranno dei film che potranno uscire in concomitan­za. Ma lo sapremo solo quando il programma sarà chiaro. Sarà fondamenta­le capire se ci sarà la volontà di far uscire a ridosso del Festival determinat­i film anche nelle sale». La situazione, al momento, è quanto mai difficile. E l’orizzonte è cupo: se una boccata d’aria potrebbe arrivare dalla Mostra del Cinema, sono però le grandi produzioni americane che macinano biglietti attraendo masse di spettatori. Ma vista la situazione di piena emergenza covid che si sta vivendo oltreocean­o le uscite potrebbero farsi attendere parecchio. E a pagare sono le casse dei multisala. «Secondo le mie stime avremo un meno 50 per cento di incassi rispetto al 2019 – dice Furlan – ma è un dato che potrebbe peggiorare se il settore, penso soprattutt­o a quello americano, non riprende». Se gli incassi dell’anno scorso si aggiravano sui due milioni di euro, significa che si sta configuran­do un buco di 1 milione per il multisala del Candiani. E le preoccupaz­ioni riguardano anche la quindicina di dipendenti. «Alcuni stanno lavorando, altri sono in cassa integrazio­ne ma gli ammortizza­tori dureranno ancora qualche settimana – conclude Furlan – al momento non sono previsti esuberi ma dipende da come riprende la stagione. Il mio interesse è ovviamente quello di mantenere tutti i posti di lavoro». La crisi non riguarda solo il multisala mestrino: altri cinema potrebbero presto decidere di chiudere. L’Uci di Marcon e quello di Marghera, al momento, sono ancora chiusi, e nonostante il gruppo abbia aperto alcuni multisala in giro per l’Italia, non è ancora fissata una data di apertura per i due colossi veneziani. Sarà quindi un’estate senza film? Così pare, anche se oggi, proprio al Candiani, verrà presentata la nuova edizione di Cinemoving, la rassegna itinerante che, promossa dal Comune, dall’11 al 18 luglio toccherà vari luoghi della Terraferma e del centro storico.

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