Schianto frontale muore anziana Tutti vivevano a Robegano

SALZANO Uno schianto frontale violentissimo tra una Smart e una Mercedes al punto che le due auto sono finite entrambe fuori strada, catapultate nel fossato lungo via XXV aprile, nel tratto che esce dalla frazione di Robegano di Salzano e si avvicina a Maerne. Ad avere la peggio dell’incidente di ieri mattina è stata la piccola utilitaria a due posti, che è finita nel canale di scolo sotto al piano stradale. A bordo c’erano due donne anziani. Sul sedile del passeggero era seduta Zita Rampado, di 77 anni: la donna è morta per le conseguenze dello schianto dopo essere stata portata all’ ospedale dell’Angelo di Mestre. Alla guida dell’automobile c’era Anna Maria Costantini di 78 anni, che invece è sopravvissuta all’impatto: ha riportato ferite e traumi gravi e si trova ricoverata nella stessa struttura sanitaria in prognosi riservata. Illeso l’automobilista che guidava la Mercedes E220, l’auto contro cui è andata a sbattere la Smart: si tratta di Francesco Munarin, titolare di una nota trattoria a Venezia. Sul posto i vigili del fuoco e il personale sanitario del Suem che si sono occupati di mettere in sicurezza i mezzi e di soccorrere le anziane rimaste all’interno della Smart. I carabinieri della stazione di Noale hanno deviato il traffico che arrivava lungo via XXV aprile. La dinamica dello scontro tra le due vetture resta da chiarire: forse un colpo di sonno, o un malore potrebbero aver causato l’invasione di corsia da parte di una delle auto, che è poi finita contro l’altra. Entrambi i guidatori sono risultati negativi al test dell’alcol. I veicoli sono finiti sotto sequestro e la salma rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le tre persone coinvolte nell’incidente sono compaesani: tutti abitano a Robegano, a poche centinaia di metri di distanza. La vittima in particolare era molto nota in paese per aver gestito assieme al marito per anni il bar davanti alla chiesa, che dava proprio sulla piazza del paese. Dopo essere rimasta vedova, l’anziana aveva portato avanti l’attività da sola, per poi abbandonarla una decina di anni fa. Lei, come l’altra signora alla guida della Smart, si vedeva spesso passeggiare nella piazza di Robegano.