Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Spari per sbaglio, assurdo quella pistola ha tre sicure»

Omicidio di Baldan, l’avvocato dei fratelli: «C’era il proposito di usarla»

- Giacomo Costa

MESTRE «Quel tipo di pistola ha tre diverse sicure, è impossibil­e sparare per sbaglio, tanto meno che il colpo parta durante una zuffa». È questa, in sostanza, la tesi dell’avvocato Matteo Scussat, nominato dalle sorelle e dal fratello di Andrea Baldan, il 51enne ucciso da Simone Meggiato, attuale compagno della sua ex moglie, al termine di una lite. Scussat è stato nominato dalla famiglia poche ore prima che venisse assegnato l’incarico di eseguire l’autopsia sul corpo del 51enne (il consulente scelto dall’avvocato di Meggiato, Tiziana Nordio, in questa istanza sarà il medico legale Alessandro Peretti, di Trieste). La tragedia si è consumata nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Baldan, che non accettava la fine del rapporto ed era stato denunciato dall’ex moglie, aveva l’ordine del giudice di non avvicinars­i ai luoghi da lei frequentat­i. Invece quella sera si è presentato sotto casa dell’attuale compagno Meggiato, in via Piave a Oriago di Mira. Ha parlato con i vicini, ha suonato il campanello, poi avrebbe fatto per andarsene, venendo invece raggiunto da Meggiato, armato con uno spray al peperoncin­o e una pistola alla cintura. I testimoni parlano di una rissa, con i due uomini a terra, Baldan che era il doppio di Meggiato sopra. Poi i tre colpi: uno ferisce la mano di Meggiato, due uccidono Baldan. «La pistola è una HS, modello XDM, calibro 9 di fabbricazi­one croata, un’arma utilizzata in tutto il mondo da forze armate e di polizia per efficacia e affidabili­tà - spiega Scussat - È una delle poche armi corte che presenta ben tre sicure: la prima sul grilletto dove è presente un ponticello che impedisce che scatti in caso di strofiname­nto, colpo laterale o accidental­e; la seconda sul percussore, richiede una forza di circa tre chili e mezzo così da sbloccare la sicura. Dopo lo sparo si resetta e occorre premere il grilletto di nuovo fino in fondo. La terza sicura è sul dorso dell’arma, impedisce al grilletto di scattare se la pistola non è impugnata saldamente». Per sparare, fa capire l’avvocato, servono caricatore inserito e colpo in canna, ma anche la volontà di fare davvero fuoco. «Se Meggiato non è sceso subito, è perché prima ha voluto caricare l’arma. Era spaventato? Se lo fosse stato davvero, non sarebbe sceso in strada e vedendo Andrea allontanar­si non lo avrebbe avvicinato: Meggiato puntando l’arma e sparando ha portato a compimento quello che appare un proposito di farla finita».

Intanto gli amici di Baldan hanno organizzat­o un ricordo venerdì alle 18.30, in via Piave, dove è morto.

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