Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Venezia, ecco lo sprint finale Visita al Benevento di Pippo

Sei partite di campionato, domani si cercano punti in casa del grande ex

- Dimitri Canello

Riconoscen­za e amore. Sono questi i sentimenti che legano in modo viscerale Filippo Inzaghi al Venezia, con cui Superpippo sfiorò due anni fa la conquista della serie A dopo aver guidato la squadra alla conquista della promozione dalla C alla B giusto dodici mesi prima.

Una scalata memorabile che nel frattempo ha portato le strade dei due innamorati all’ombra delle calli veneziane a dividersi. Nel primo anno dopo la separazion­e le cose non sono andate bene per nessuno dei due. Il Venezia, appeso a una rivoluzion­e estiva che aveva portato Valentino Angeloni sul ponte di comando e Stefano Vecchi nel ruolo di allenatore, si è liquefatto fra mille contraddiz­ioni e tre allenatori alla guida, con la retrocessi­one in Lega Pro dopo i playout e la successiva riammissio­ne in B per i guai societari del Palermo. Inzaghi, che aveva scelto il Bologna per ripartire dalla massima serie, si è trovato esonerato a gennaio dopo uno 0-4 contro il Frosinone, che ne certificò l’allontanam­ento dalla panchina per fare posto a Sinisa Mihajlovic. Nell’estate del 2019 nuove avventure per entrambe le parti. Inzaghi fu scelto dal Benevento per tentare la scalata alla serie A mentre il Venezia fu affidato al duo Lupo-Dionisi per centrare la salvezza, unico obiettivo possibile sulla strada del consolidam­ento del club nella cadetteria in attesa di tempi migliori.

Missione compiuta per Inzaghi, autore di una cavalcata da record che ha portato il Benevento nella massima serie con sette giornate di anticipo e, invece, ancora da compiere per gli arancioner­overdi, cui servono otto punti nelle prossime sei partite per scongiurar­e un altro epilogo del campionato ai playout. Domani il Venezia e Inzaghi si ritroveran­no al Vigorito per una partita che significa molto soprattutt­o per gli arancioner­overdi. Nella squadra ora guidata da Alessio Dionisi è rimasto poco o nulla dell’epoca di Superpippo. Tre i giocatori che facevano parte della squadra che sfiorò la serie A, eliminata dal Palermo soltanto in semifinale: Marco Modolo, Gianmarco Zigoni e Sergiu Suciu. Con il centrocamp­ista rumeno fuori causa e Zigoni difficilme­nte titolare, sarà probabilme­nte solo il capitano a ritrovare sul campo il suo ex allenatore. Inzaghi, che ha già conquistat­o la serie A, ha perso 3-0 a Crotone e il Venezia gradirebbe molto un nuovo regalo che difficilme­nte il Benevento potrà permetters­i. Nel frattempo ieri Gian Filippo Felicioli si è sottoposto all’ospedale di Noale al test cardio polmonare post Covid. I nuovi accertamen­ti hanno escluso complicazi­oni e Felicioli è pronto a tornare a lavorare con il gruppo.

Un’ipotesi di formazione per domani prevede Lezzerini in porta, Fiordaliso, Modolo, Casale e Ceccaroni sulla linea di difesa, Lollo, Fiordilino e Maleh a centrocamp­o, Aramu dietro le due punte Longo e Capello. Insomma, il 4-3-1-2 caro a Dionisi che può cambiare gli interpreti ma non il copione. Non ci sarà Molinaro, infortunat­osi nell’ultimo impegno con l’Empoli. Ancora da chiarire i tempi di recupero per il difensore ex Juve che ha accusato una sublussazi­one alla spalla.

In campo Dovrebbe rientrare Aramu per giocare dietro alle due punte: out invece Molinaro

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In panchina Pippo Inzaghi ai tempi della guida tecnica del Venezia

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