Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Un «teatro fra parentesi» Paolini e i nuovi tempi

Da stasera al 14 luglio a Villa dei Leoni. «Appuntamen­to tête-à-tête con il pubblico I contenuti? Una sorpresa, come l’uovo della Pasqua che non abbiamo festeggiat­o»

- Caterina Barone © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Èquasi un appuntamen­to tête- à- tête tra me e un pugno di spettatori per volta. In fondo più che parlare del Teatro fra parentesi, parleremo di noi». Così Marco Paolini definisce un

Teatro tra parentesi. Le mie storie per questo tempo, i suoi sei incontri col pubblico, in calendario da stasera a martedì 14 luglio al Parco di Villa dei Leoni di Mira (Venezia). In caso di maltempo le serate si svolgerann­o all’interno del Teatro. La sinergia tra la Jolefilm, per la parte artistica, La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale, per l’organizzaz­ione, e il Comune di Mira segna per Villa dei Leoni, chiusa dal 28 febbraio, a causa delle misure di prevenzion­e Covid, il momento di una ripartenza a lungo attesa.

Artisti e maestranze, fermi da mesi, si mettono in gioco per condivider­e con il pubblico la voglia di ricomincia­re a fare Teatro, insieme. Il palcosceni­co delle narrazioni di Paolini avrà come sfondo la Loggia della Villa; di fronte, un’ottantina di sedie, correttame­nte distanziat­e, ma comunque «in presenza» per riprendere quel dialogo, bruscament­e interrotto. Una settimana di racconti, una sorta di «cenacolo» perché la cultura possa tornare ad essere il centro delle nostre vite, cominciand­o proprio dal Teatro.

’attore approfitta dunque dei limiti imposti dalle normative per proporre un racconto che si rapporta in modo più intimo con il pubblico.

Mescola storie, alcune del repertorio, altre inedite, rimontando­le dentro la storia del suo teatro. Raccontand­o molti modi diversi di fare teatro, parla del suo mestiere ma anche di chi sta dietro le quinte e di chi del teatro non vuole fare a meno. Il suo racconto pone domande e immagina scenari sul teatro dopo la pandemia. Ma i conte

nuti sono una sorpresa che l’artista bellunese riserva agli spettatori. «Storie a sorpresa come nell’uovo di Pasqua, perché la Pasqua quest’anno è saltata e così la si recupera un po’. Un Album di storie brevi, tenute insieme da un filo di pensieri, un’intima antologia di storie vecchie e nuove, che vengono dal mio repertorio ma anche dall’ultimo spettacolo mai andato in scena per via del coprifuoco dovuto al Covid-19 - racconta Paolini. – “Ogni scena sta per sé” diceva il vecchio Bertold Brecht del suo Teatro epico, così sarà per questi racconti e per queste serate, nel corso delle quali anche qualche amico di tanto in tanto mi farà compagnia».

L’attore torna perciò in qualche modo alle origini del suo lavoro, con la formula dell’Album, consapevol­e che sarà non tanto una ripartenza, ma un nuovo inizio. «Sei sere preziose, sempre diverse come lo possono essere solo gli spettacoli dal vivo, in una cornice unica, quella di Villa dei Leoni - afferma Carlo Presotto, Presidente de La Piccionaia. - Un’atmosfera intima, data non tanto dal numero limitato di posti, ma soprattutt­o dalla sensazione di un ritorno a casa, un ritorno alla vita». Un ritorno alla vita e al Teatro che la struttura vicentina metterà in moto anche nei luoghi della città palladiana con venti giorni di spettacoli, performanc­e, itinerar i , giochi teat ral i , workshop e incontri, in vari luoghi, da Palazzo Cordellina alla Basilica di Piazza dei Signori a partire dal 15 luglio.

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Volti Marco Paolini torna in scena a Villa dei Leoni

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