Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Cinquecento per l’addio a Damiano «Aveva un tesoro dentro di sé»
NOALE Tutta Noale e la frazione di Briana hanno salutato per l’ultima volta il consigliere comunale Damiano Caravello al funerale celebrato in piazza Castello, ieri mattina. Morto a 29 anni, il 7 agosto scorso, ha combattuto per anni contro una malattia al fegato. Impegnato in politica e nella sua parrocchia, a Briana, «Damiano aveva un tesoro dentro - ha detto la collega sindaco Patrizia Andreotti che ha proclamato il lutto cittadino - Non c’è stato tempo di scoprirlo ma si è manifestato ampiamente attraverso i messaggi e i pensieri condivisi. Voleva ci impegnassimo, che non perdessimo tempo e condividessimo la sua attenzione per le persone. Questo sarà il nostro impegno, la seconda vita che lui voleva». Più di 500 in una piazza ordinata e silenziosamente commossa. A celebrare don Giovanni Fighera, parroco di Briana e padre spirituale del consigliere comunale. «Era consapevole di ciò che lo attendeva. Diceva - racconta il parroco - “la sofferenza, il male, il dolore fanno paura e sono veri, non ti risparmiano. Damiano non era un illuso, non ha detto “andrà tutto bene”. E neppure un rassegnato. Da credente ha fatto della malattia un dono. Quel suo fianco squarciato - dice il parroco - mi faceva pensare ad Adamo, alla costola da cui Dio tirò fuori la sposa. Per Damiano è stata la sua gente, quella a cui anche la politica doveva guardare». I genitori, mamma Silvana e papà Giovanni e i fratelli, Chiara e Francesco, erano circondati dall’affetto di una città intera ieri. «Eri il più piccolo ma ci hai superato presto - ricordano - Ti chiediamo scusa per aver pensato che non ce l’avresti fatta ad affrontare questo peso». «Un vulcano, mai fermo, aveva mille idee Damiano: un ragazzo stupendo e sempre con il sorriso - dice il consigliere Pierantonio Orti - Pensavamo ce l’avrebbe fatta». (a.g.)