Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Pierluigi e Enrico il doppio lutto di Caorle «Li conoscevano tutti»
Funerali separati nella stessa chiesa, lo stesso giorno
CAORLE Correvano in direzioni opposte, eppure le loro vite non trascorrevano a grande distanza l’uno dall’altro. Pierluigi Dorigo ed Enrico Bellinazzi non si conoscevano, ma le loro giornate erano separate solo dalla foce del Livenza. Il primo, 67 anni, pensionato, viveva in piazzale Clessidra, a pochi passi da riva del Varoggio; il secondo, cinquantenne, gestiva il distributore di benzina per pescherecci e diportisti a Porto Santa Margherita, dove tutti riconoscevano la sua energia vulcanica. Dorigo e Bellinazzi sono morti giovedì sera, uno spaventoso frontale sul rettilineo della strada provinciale 59 non ha lasciato scampo a nessuno dei due: lo schianto è avvenuto poco prima delle 21, tra Sesta e Ottava Presa, all’altezza del ponte Riello, e forse proprio il rialzo del ponte avrebbe impedito a ciascuno dei due di vedere l’altro arrivare; non è escluso neppure che uno stesse concludendo un sorpasso e avesse quindi occupato la corsia opposta.
Entrambi in sella a due ruote - una moto e uno scooter di grossa cilindrata - procedevano a velocità sostenuta e lo scontro frontale li ha precipitati lontano, uno persino nelle acque vicine, tanto che quando sono arrivati i vigili del fuoco, chiamati dagli automobilisti di passaggio che hanno notato un corpo e una moto a terra, erano accompagnati dai colleghi della squadra sommozzatori. Purtroppo però, né loro né i sanitari del 118 hanno potuto fare nulla per salvare i due motociclisti. LO schianto è stato tremendo, una scenda impressionante. La tragedia lascia due solchi pesanti nella comunità caorlina: Pierluigi Dorigo era in pensione da anni, ma il suo volto era riconosciuto da molti in città; vedovo, nell’ultimo anno aveva anche dovuto sopportare il dolore della perdita del fratello. La sua passione - se si esclude il tifo con la sciarpa bianconera della Juventus - era la fotografia, che sposava perfettamente con il suo amore per i panorami di Caorle, in particolare per i suoi tramonti incandescenti a picco sulle onde. Non mancava poi di seguire la figlia 22enne durante le sue imprese a colpi di remo.
Enrico Bellinazzi, 50 anni, era da poco divenuto padre e tutti, nei dintorni del suo distributore, avevano gioito alla notizia; energico e determinato, Bellinazzi tagliava la giornata alla pompa di benzina facendo colazione e pranzo al bar vicino, dove tutti lo conoscevano come un amico. «Era la dinamo del gruppo, un vero trascinatore - ricorda il sindaco di Carole, Luciano Striuli, quasi coetaneo e amico di gioventù - Non si fermava mai e aveva sempre un’idea per coinvolgere tutti».
Il primo cittadino ha ricordato anche Dorigo, esprimendo la solidarietà dell’amministrazione alla famiglia. I funerali di entrambi si svolgeranno lunedì, nel duomo di Caorle, ma separatamente: Bellinazzi alle 11, Dorigo alle 15.30. Come detto, i due vivevano le loro giornate a poche centinaia di metri l’uno dall’altro, ma le loro erano vita molto diverse.