Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Mamma e bimbo in vacanza: erano ricercati

- Gi.Co.

Li stavano cercando da oltre un anno, in pratica da quando il bambino era nato. I carabinier­i del nucleo operativo e radiomobil­e della compagnia di Mestre li hanno trovati in un camping di Fusina, impegnati a godersi una vacanza. Madre e figlio si mescolavan­o agli altri turisti. La donna, nata in Marocco ma residente in Francia, aveva fatto perdere le sue tracce a luglio dello scorso anno, quando è scomparsa dall’abitazione che condividev­a con il compagno in Francia. Nella sua fuga la donna aveva portato con sé anche il figlio di poche settimane. Il padre aveva denunciato la scomparsa della donna alle forze dell’ordine e in breve madre e figlio sono diventati due «ricercati» dalle polizie europee. Mamma e bambino, però, hanno vissuto un anno senza essere mai intercetta­ti. Fino a ieri. La donna, dopo essere arrivata in Italia in un momento imprecisat­o delle ultime settimane, aveva trovato posto in un campeggio turistico di Fusina, nel Veneziano, e lì si comportava come una qualsiasi straniera in vacanza. Non aveva però fatto i conti con le verifiche sui documenti degli ospiti, con l’obbligo per tutte le strutture ricettive di comunicare alle autorità i dati anagrafici di tutte le presenze, un obbligo ancora più pressante in tempi di pandemia globale, quando la mappatura di eventuali contagiati risulta fondamenta­le. Notate delle irregolari­tà, sono intervenut­i i militari dell’Arma che hanno accompagna­to madre e figlio in caserma per verificare le loro identità; a quel punto nei computer dei carabinier­i è apparsa tutta la storia della donna, scoprendo che il bimbo di appena un anno era stato portato via dalla Francia senza il consenso del padre. Madre e figlio verranno quindi rimpatriat­i nei prossimi giorni.

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